In tanti questa mattina si stanno chiedendo che fine abbia fatto la pensione di gennaio, avendo l’abitudine di riscuotere il proprio assegno previdenziale durante il primo giorno bancabile. Seguendo il calendario solito, quindi, oggi i pensionati con i cognomi dalla A alla B dovrebbero aver ricevuto sul proprio conto corrente bancario l’assegno pensionistico. Invece nulla di tutto questo. Non c’è però nulla di cui preoccuparsi, dal momento che tutto sta funzionando in maniera corretta. Infatti, come ogni anno durante il mese di gennaio il pagamento delle pensioni slitta al secondo giorno bancabile, tenendo conto inoltre del calendario suddiviso sulla base della data iniziale dei cognomi.

Di seguito le date esatte riguardo il pagamento delle pensioni nel primo mese del nuovo anno.

Date calendario pagamento pensioni gennaio 2023

Ecco quando (e chi) e riceverà l’accredito della pensione durante il mese di gennaio 2023:

-Martedì 3 gennaio: riceveranno l’accredito i pensionati con i cognomi dalla A alla B.
-Mercoledì 4 gennaio: riceveranno l’accredito i pensionati con i cognomi dalla C alla D.
-Giovedì 5 gennaio: riceveranno l’accredito i pensionati con i cognomi dalla E alla K.
-Sabato 7 gennaio (mattina): riceveranno l’accredito i pensionati con i cognomi dalla L alla O.
-Lunedì 9 gennaio: riceveranno l’accredito i pensionati con i cognomi dalla P alla R.
-Martedì 10 gennaio: riceveranno l’accredito i pensionati con i cognomi dalla S alla Z.

Nell’elenco di date manca venerdì 6 gennaio in quanto giorno festivo (si festeggia l’Epifania). Inoltre, come già accennato all’inizio, il pagamento della pensione nel primo mese dell’anno avviene il secondo giorno bancabile. Il motivo è semplice: consentire all’Inps, l’Istituto nazionale per la previdenza sociale, di adeguare i propri sistemi informatici per non incappare in errori.

Dunque è normale oggi non ricevere l’accredito della pensione nel proprio conto corrente o alle Poste: nonostante oggi sia il primo giorno bancabile, dopo che il 1° gennaio era festivo (nonché domenica), il pagamento avverrà in data 2 gennaio, cioè il secondo giorno bancabile.

Chi prende di più

Non bisogna dimenticare però la bella notizia, cioè che da quest’anno le pensioni saranno un po’ alte per effetto dell’adeguamento all’inflazione.

L’indice di perequazione è pari al 7,3%, con la rivalutazione che verrà applicata su sei fasce e non più tre. Per chi percepisce un assegno fino a 4 volte il minimo, la rivalutazione sarà al 100%, fino al 32% per chi percepisce un assegno previdenziale d’importo oltre 10 volte il minimo. La nuova manovra finanziaria per il 2023 ha portato in dote per gli over 75 anche la pensione minima a 600 euro. Per il momento, l’aumento dell’assegno minimo previdenziale è stato confermato solo per il 2023.