Il 22 e 26 giugno governo e sindacati torneranno a sedersi attorno allo stesso tavolo per discutere sulla riforma delle pensioni. Al momento si lavora verso una riforma che garantisca la tenuta dell’intero sistema previdenziale, come sottolineato dalla premier Giorgia Meloni a fine maggio.

Durante il primo confronto è attesa la discussione sulle pensioni anticipate. In ballo c’è quota 41, che ha nella Lega di Matteo Salvini il principale sponsor. Insieme a lei anche quota 103, che continuerà ad essere valida fino a 31 dicembre di quest’anno, consentendo a chi ha almeno 62 anni di età e 41 di contributi di andare in pensione.

Riforma pensioni: Proietti (UIL) invoca una pensione anticipata a 62 anni strutturale

In vista del primo incontro che si terrà giovedì 22 giugno, il segretario confederale della UIL Domenico Proietti ha rilasciato un’intervista esclusiva al sito Pensioni Per Tutti. Tra i diversi temi toccati, Proietti ha ribadito la necessità di accelerare i tempi per una riforma strutturale della legge Fornero.

Fino ad oggi, i vari governi che si sono succeduti alla Fornero hanno introdotto diverse forme di pensione anticipata, senza però mai intervenire in modo strutturale. Il risultato? Tanta confusione e diffuso malcontento tra i lavoratori e i pensionati.

L’idea della UIL è ben diversa. Secondo quanto dichiarato dal segretario confederale Proietti, il governo Meloni deve intervenire per un accesso alla pensione anticipata intorno ai 62 anni di età. L’obiettivo è da una parte riallineare l’Italia alla media europea, dall’altra di rendere questa misura finalmente stabile. Inoltre, prosegue Proietti, è importante che sia una misura per tutti, senza discriminazioni tra lavoratori e lavoratrici.

UIL favorevole al ripristino Opzione Donna

Un altro passaggio cruciale dell’intervista a Domenico Proietti riguarda l’istituto di Opzione Donna, oggi di fatto inesistente per quasi tutte le lavoratrici italiane. Durante la chiacchierata con i colleghi del blog Pensioni Per Tutti, il segretario confederale della UIL ha espresso la volontà da parte del sindacato di riaccendere i riflettori su Opzione Donna.

Pensione a 62 anni strutturale: si riapre il tavolo

La richiesta è di ripristinare Opzione Donna alle condizioni precedenti, con l’età di accesso a 58 anni e senza discriminazioni. Oltre a questo, Proietti per conto della UIL ha chiesto la garanzia di 12 mesi di anticipo pensionistico alle lavoratrici madri per ogni figlio.

Nel frattempo, stanno per arrivare i famosi aumenti delle pensioni minime in partenza da luglio. Da questa data si avranno gli incrementi promessi dal governo e già  inseriti a dicembre in Legge di Bilancio. Da luglio per molti pensionati che percepiscono le minime arriverà, quindi, l’aumento con tutti gli arretrati da gennaio 2023. Una bella notizia.

Riassumendo

– Questa settimana e la prossima governo e sindacati torneranno a confrontarsi sul tema della riforma delle pensioni.
– In vista dell’incontro, Domenico Proietti (segretario confederale UIL) ha rilasciato un’intervista esclusiva al blog Pensioni Per Tutti.
– Il segretario confederale della UIL chiede al governo Meloni di introdurre una pensione anticipata a 62 anni.
– La richiesta specifica è di rendere questa misura finalmente strutturale.
– Inoltre la UIL chiede con forza il ripristino di Opzione Donna alle condizioni preesistenti.