Pensare di aspettare tutta la vita la pensione per poi godersi il meritato riposo e morire proprio il giorno del pensionamento sembra proprio una beffa del destino. E’ quello che è accaduto ad un uomo Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, che durante il suo ultimo giorno di lavoro prima di andare in pensione è stato colto da malore. Ed è poi morto proprio nell’azienda in cui lavorava.

A sentire questa storia viene in mente la famosa canzone del 1996 di Alanis Morissette, Ironic.

Perché è proprio di assurdità e beffa del destino che si parla snocciolando la vicenda accaduta al 58enne veneto.

Prossimo alla pensione, muore durante ultimo giorno di lavoro

Per Michele Barco, il 31 gennaio scorso doveva essere un giorno di festa. Si trattava dell’ultimo giorno di lavoro prima di andare in pensione dopo 30 anni di carriera come addetto al controllo di qualità alla Belvest, ditta che si occupa di abbigliamento nel Padovano. Il 58enne era arrivato in azienda con i pasticcini e qualche bottiglia di spumante per festeggiare il pensionamento, che sarebbe iniziato dal 1 febbraio. In pochi attimi, però, la festa si è tramutata in disgrazia. I colleghi hanno raccontato che l’uomo si è accasciato a terra mentre stava distribuendo i dolci e non s’è più ripreso. In pochi attimi è giunto sul posto anche il 118 ma per il 58enne di Piazzola sul Brenta non c’è stato nulla da fare.

Michele Barco era celibe e senza figli, viveva con l’anziana madre e aveva dedicato tutto all’azienda in cui ha lavorato per 30 anni. Da molti anni operava alla Belvast di Piazzola sul Brenta, una ditta nata negli anni ‘60 e in cui il protagonista della triste vicenda si occupava di controllo della qualità dei prodotti. Il 58enne doveva infatti controllare che le confezioni di abiti che passavano sotto il suo sguardo fossero privi di difetti di fabbricazione.

Era molto conosciuto e amato in azienda, un vero e proprio veterano – hanno raccontato i colleghi.

La triste vicenda del 58enne veneto

Da ciò che si sa, l’uomo non soffriva di patologie cardiache, ragione per cui nessuno si aspettava un epilogo simile. Tutti i colleghi sono rimasti toccati dalla vicenda. L’azienda ha deciso di sospendere tutte le attività in segno di rispetto per il futuro pensionato. Considerando che alla fine dei conti non è riuscito a godersi neanche un giorno di pensione. I colleghi gli avevano anche preparato un cartellone per ringraziarlo di quanto fatto negli anni in cui ha lavorato nell’azienda:

«Hai sempre trovato la soluzione. Ore e ore sopra lo stenditore, hai insegnato a tanti a lavorare e di questo ti possiamo solo ringraziare. Gessetto rosso nel taschino della camicia immancabile, come un amico inseparabile».

La vicenda fa riflettere perché spesso si pensa alla pensione futura, si attendono anni per congedarsi dal lavoro e poi come una beffa del destino non si riesce nemmeno a godere un giorno del meritato riposo. Proprio come accaduto al 58enne.