La decisione è presa ed è ormai ufficiale. Il decreto Milleproroghe approvato nel Consiglio dei ministri ha stabilito che i pedaggi autostrade subiranno un ritocco a partire da gennaio 2024. Tra pochi giorni quindi pagheremo di più per viaggiare, il costo sarà aumentato infatti del 2,3%.

L’ultimo rincaro che mancava

Nemmeno il tempo di fare i conti i tasca e capire se riusciremo ad arrivare a fine mese dal prossimo anno, che arriva subito un altro aumento. Dopo aver preso atto infatti dei rincari 2024 relativi ad alimenti, utenze e carburante, ecco che anche i pedaggi delle autostrade ci verranno a costare di più.

L’aumento è del 2,3%, come deciso dal decreto Milleproroghe approvato proprio di recente dai nostri ministri. Con l’inizio del nuovo anno, dunque, le tariffe delle autostrade subiranno subito un rincaro, senza, peraltro, la definizione di nuovi piani economico finanziari delle concessionarie. A tal proposito, nella nota rilasciata dal Consiglio dei Ministri si legge che il decreto Milleproroghe:

“differisce al 30 marzo 2024 il termine per la presentazione, da parte delle società concessionarie per le quali è intervenuta la scadenza del periodo regolatorio quinquennale, delle proposte di aggiornamento dei piani economico-finanziari (PEF) predisposti in conformità alle delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti e alle disposizioni emanate dal concedente e proroga, al 31 dicembre 2024, il termine per il perfezionamento dell’aggiornamento dei piani economici finanziari dei concessionari autostradali”.

Dunque, il decreto prende atto della scadenza, ma non attende che le concessionarie rendano attive le proposte di aggiornamento dei piani economico-finanziari, e va dritto verso gli aumenti. Una scelta che sicuramente è destinata a dividere, come del resto accade sempre quando si tratta di rincari, siano essi giustificati o meno.

Pedaggi autostrade, perché c’è l’aumento?

A questo punto, la domanda nasce come sempre spontanea. Perché arriva l’aumento dei pedaggi autostradali? Ancora una vola il colpevole è sempre lei, l’inflazione.

Sempre nella nota infatti si legge: “nelle more degli aggiornamenti convenzionali, le tariffe autostradali sono incrementate nella misura del 2,3 per cento, corrispondente all’indice d’inflazione (Nadef) per l’anno 2024. Gli adeguamenti rispetto a tali incrementi tariffari, in difetto o in eccesso, sono definiti con l’aggiornamento dei Pef”.

E dire che non è passato poi nemmeno molto rispetto all’ultimo aumento effettuato, il quale risaliva a luglio scorso. In quel caso l’aumento dei pedaggi delle autostrade era dell’1,34%, mentre in precedenza l’aumento di luglio aveva fatto alzare il costo del 2%. Non solo proroghe dunque nel decreto in questione. Anche in questo caso i ministri hanno provveduto a incrementare i rincari a danno dei risparmiatori. Riguardo alle proroghe invece anche quest’anno sono stati disposti scadenze e rinvii di alcune norme. Riguardo al settore dei trasporti e infrastrutture è stata inserita anche la proroga al 31 dicembre 2024 del termine entro il quale deve procedersi agli adempimenti previsti dal decreto di finanziamento degli interventi per lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze.

Nel decreto anche la proroga per l’applicazione delle disposizioni relative ad alcuni interventi finanziati con risorse del Pnrr e del Pnc con data ora rimbalzata al 30 giugno 2024. Per quanto riguarda invece il divieto di circolazione di veicoli a motore delle categorie M2 e M3 è arrivata al proroga al 31 dicembre prossimo.

I punti chiave…

  • il decreto Milleproroghe ufficializza l’aumento dei pedaggi autostradali del 2,3%;
  • l’aumento partirà dal primo gennaio 2024 e fa seguito ai due aumenti già registrati a gennaio a e luglio 2023;
  • nel decreto anche la proroga al 30 giugno 2024 per l’applicazione delle disposizioni relative ad alcuni interventi finanziati con risorse del Pnrr e del Pnc.