Si torna a parlare di glifosato nella pasta. IlSalvagente ha infatti pubblicato dei nuovi test da laboratorio dai quali è emerso che 7 marchi italiani su 20 contengono l’erbicida. Il leader nei test di laboratorio contro le truffe ai consumatori comunica di non aver cercato solo il glifosato nella pasta ma tale pesticida è quello più trovato nei campioni analizzati ed anche in maniera maggiore rispetto al test eseguito nel 2018. All’epoca fu riscontrato solo in due paste. Ecco maggiori dettagli.

Il glifosato: un pericolo da non sottovalutare

IlSalvagente invita i consumatori a non sottovalutare i pericoli del glifosato.

L’Agenzia Internazionale sul Cancro ha infatti ipotizzato la sua probabile cancerogenicità anche in dosi basse mentre una delle ultime ricerche pubblicata sulla rivista ScienceDaily dai ricercatori dell’Università di Turku rivela che il 54% delle specie batteriche intestinali nell’uomo sono potenzialmente sensibili a questo erbicida anche se assunto in piccole quantità.

In un articolo pubblicato sulla rivista Chemosphere il cui nome è “Glyphosate and the key features of an endocrine disruptor: A review” viene inoltre evidenziato che il glifosato potrebbe influenzare il nostro sistema endocrino ed avere un impatto sulla funzione ovarica. Tornando al test de IlSalvagente nel numero in edicola sono state pubblicate le analisi di laboratorio su 20 marche di spaghetti ed in 7 prodotti sono state ritrovate tracce di glifosato.

Il test si è poi concluso con la prova di cottura e quella organolettica. Dall’analisi è emerso che non sempre i tempi indicati sui pacchi di pasta erano sufficienti per cuocere bene gli spaghetti. Infatti solo in 3 casi su 10, i minuti indicati hanno trovato conferma. Il consiglio fornito è stato quindi quello di assaggiare sempre la pasta prima di scolarla.

Glifosato: il pesticida più usato al mondo

Il glifosato è un erbicida sintetico che nel 1975 fu brevettato dalla Monsanto Company. Purtroppo esso è associato a diversi problemi di salute nonché al cancro.

Nonostante il voto contrario dell’Italia e di altre otto nazioni alla fine del 2017 è stato riautorizzato in Unione Europea per altri 5 anni.

Francesco Balducci, medico esperto in medicina preventiva e Anti-Aging, ha comunicato che tale prodotto era stato giudicato cancerogeno proprio dall’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro. In seguito è stato poi declassato a “potenzialmente cancerogeno” nonostante ci siano studi indipendenti che parlano della sua pericolosità. Il glifosato non si trova solo in frutta e verdura ma anche in cibi come pasta, farine e farinacei nonché in carne, latte e derivati.

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