Le vacanze di Pasqua ma anche quelle estive non sono lontane, ma quest’anno il problema dei passaporti sembra mettere un freno al turismo, che dopo la pandemia si ritrova nuovamente al centro della scena. Ormai i ritardi vanno avanti da mesi e la situazione non sembra affatto essersi sbloccata, nonostante l’organizzazione di open day e altre iniziative. La scena che si vede davanti alle Questure ogni giorno, più o meno è sempre la stessa. Lunghe file, anche da parte di chi non ha prenotato, e disservizi.

E così abbondano le segnalazioni e non si fermano neanche le critiche sui social. C’è chi segnala che è ancora impossibile prendere appuntamento se non a distanza di molti mesi, chi lamenta code lunghissime davanti alle questure. Insomma un vero e proprio dramma per chi deve partire, anche solo per lavoro, e si ritrova impossibilitato.

Passaporti è ancora caos, attese lunghissime e viaggi saltati

Nelle grandi città, soprattutto, la situazione è abbastanza tragica. A Milano e Roma i primi posti liberi sono solo a giugno, a Torino, addirittura, bisogna aspettare l’autunno per avere un appuntamento. In altre città, si va anche alla fine dell’anno.
Durante la pandemia, infatti, sono scaduti migliaia di passaporti e a causa dei vari lockdown e restrizioni le persone non li hanno rinnovati pensando di aspettare tempi migliori. Il risultato è questo. Senza contare l’arrivo della Brexit, che impone il passaporto anche per andare in Gran Bretagna, un meta molto frequentata anche studenti e lavoratori.

Nelle Questure, poi, c’è anche un problema di sottorganico, fino al 40% come ha denunciato la segreteria nazionale Silp Cgil, a cui si aggiunge un problema di “mancata programmazione”. Il risultato è che, allo stato attuale, per molti italiani andare fuori dalla Ue o organizzare un viaggio fuori dalla Ue è molto difficile.

Tutto ciò ha avuto delle ricadute pesanti sul settore dei viaggi, che lamentano cancellazioni di massa.

A causa del ritardo passaporti sono saltati già 100mila viaggi organizzati e 180 milioni di euro di vendite mancate . Assoviaggi ha denunciato 80 mila viaggi saltati a causa del caos passaporti.

Non si può neanche ottenere il rimborso se il passaporto non viene rilasciato in tempo

Un problema da non sottovalutare, inoltre, è quello legato ai furbetti del passaporto. Ossia quelle persone che acquistano voli low cost a 30 euro per Londra e attivano la procedura d’emergenza per ottenere il passaporto in tempi brevi. In realtà, si tratta solo di un modo per accelerare i tempi. Non sono pochi i viaggiatori che hanno usato questo trucchetto e per le Questure ciò ha significato avere a che fare con più procedura d’urgenza rispetto al passato.
Il passaporto d’urgenza si può chiedere quando esistono motivi di salute, studio o lavoro con documentazione valida e titolo di viaggio che attesti , appunto, l’urgenza a partire. In alcune grandi Questure, però, neanche con queste modalità è possibile anticipare i tempi.
Un altro problema non di poco conto è che il consumatore non ha neppure diritto al rimborso. Infatti, se si prenota un viaggio verso una meta dove serve il passaporto ma poi questo non riesce ad ottenere nei tempi validi, ci si ritrova di fronte alla negligenza del consumatore. In sostanza, non si potrà ottenere nessun rimborso. E non esistono neanche polizze assicurative che coprano tra i motivi quello del mancato rilascio del passaporto.