Il cibo dei poveri è sempre stato il pane ma ora anche questo alimento, che costava meno degli altri cibi e saziava di più e dava energia per lavorare, ha raggiunto prezzi shock. Negli ultimi dieci anni è aumentato infatti del 57% e a svelarlo è un’indagine realizzata da Altroconsumo.

Ma qual è l’origine di tale alimento caro a tutti? Ebbene, l’invenzione del pane sembrerebbe risalire a circa tremila anni fa quando gli egizi si resero conto che lasciando l’impasto a riposo, esso diventava più soffice e buono da mangiare.

Gli egizi avrebbero anche ideato i forni e secondo gli storici era in pane il compenso per chi costruiva le piramidi e proprio per questo tale alimento iniziò ad avere anche un peso/valore dal punto di vista economico.

L’impennata dell’inflazione, però, ha messo a serio rischio questo alimento. Dal carrello della spesa degli italiani del 2022 si evince infatti una spesa maggiore di circa 2,6 miliardi in più per mettere a tavola proprio pane e pasta. Ciò emerge dall’analisi della Coldiretti che ha stilato gli aumenti sulla base dei dati Istat relativi all’inflazione di dicembre.

Prezzi shock del pane

Secondo un’analisi condotta da Altroconsumo, negli ultimi dieci anni il prezzo del pane è aumentato del 57%. L’indagine dell’associazione a difesa dei consumatori è stata effettuata in 134 punti vendita (supermercati e panetterie) di dieci città italiane.

Dall’analisi di ottocento prezzi, emerge che il costo medio di un chilo di pane di grano tenero è di 4,22 euro nei supermercati e nelle panetterie. Se si acquista quello di grano duro il prezzo sale del 15% mentre se si vuole quello integrale, il costo sale anche del 19% arrivando a 5,02 euro in media al chilo. Tradotto in costi per famiglie, significa che la spesa annuale per chi consuma questo prodotto è di 123 euro a persona che sale a 500 euro per una famiglia di quattro persone.

Incide sul prezzo del pane non solo la farina che si utilizza ma anche la città in cui si vende. Si nota infatti una grande differenza di costo tra Bolzano dove per 1 chilo di pane si spendono 5 euro e Napoli dove se ne spendono 3. Gli aumenti, comunque, hanno interessato tutta la penisola ma i rincari maggiori ci sono stati a Firenze (+82%), Napoli (+79%), Bari (+64%) e Padova (+63%).

Prezzo al chilo e come si risparmia

L’analisi effettuata da Altroconsumo ci dice che a Bolzano un chilo di pane costa di più, arriva a 5,01 euro. Segue Milano dove per un chilo si spendono 4,85 euro, a Padova costa 4,83 euro in media, a Genova 4,19 euro, a Roma 4,05 euro e a Bari 3,94 euro. Ci sono poi Palermo dove un chilo costa in media 3,87 euro, Firenze 3,72 euro, Torino 3,48 euro e Napoli 3,05 euro.

Per risparmiare circa il 30%, secondo l’indagine, si dovrebbe acquistare tale alimento al supermercato ma non è sempre così. Alcune panetterie, infatti, come a Napoli, hanno prezzi più bassi delle grosse catene.

Per quanto riguarda invece gli aumenti della spesa alimentare nel 2022, la classifica della Coldiretti è la seguente: per pane, pasta e cereali si sono spesi 2,6 miliardi in più. Per la verdura 2,3 miliardi, per la carne 2,2 miliardi, per il latte/formaggi/uova 1,8 miliardi, per il pesce 1 miliardo, per la frutta 0,9 miliardi e per gli oli e grassi 0,8 miliardi. Infine per le bevande alcoliche 0,8 miliardi, per lo zucchero/confetture/miele/cioccolato 0,4 miliardi e per le salse/sale/piatti pronti e alimenti per bambini 0,2 miliardi.

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