Aumenti, aumenti e solo aumenti per colpa dell’inflazione alle stelle e il conflitto in Ucraina. I cittadini oramai non parlano che di questo. Al supermercato, dal parrucchiere, in fila alle poste e la rabbia per quello che sta succedendo è davvero tanta. La signora Giada spiega, ad esempio. di percepire una pensione minima e di dover fare dei salti mortali per arrivare alla fine del mese. La sua fortuna è quella di avere una casa comunale per cui di affitto paga poco.

Tra bollette, condominio e spese mediche, però, ha grosse difficoltà ad andare avanti. Avrebbe voluto acquistare per Natale un bel regalo ai suoi due nipotini ma anche per i giocattoli ha riscontrato un aumento folle dei prezzi. Per non parlare dei prodotti alimentari, i panettoni vengono venduti, ad esempio, quasi al 50% in più rispetto allo scorso anno.

Ma quali sono i prodotti che hanno subito più aumenti nei supermercati?

Aumenti da urlo, per che cosa?

Una nota associazione a difesa dei consumatori ha analizzato i dati definitivi sull’inflazione di ottobre 2022 forniti dall’Istat. Quest’ultimo ha comunicato che l’indice nazionale dei prezzi al consumo (al lordo dei tabacchi) a ottobre ha registrato un aumento del 3,5% su base mensile e dell’11,8% su base annua.

I rincari più elevati hanno riguardato ovviamente le bollette della luce. Nel mercato libero si è assistito a un aumento del +329% mentre nel tutelato del 91,5%. Il gas naturale ha registrato un incremento del 96,2% mentre il gasolio per il riscaldamento del 36,4%. Questi sono i rincari più alti ma c’è anche il carrello delle spesa che ha subito aumenti. Ricordiamo che così come le bollette anche i prodotti alimentari sono un’altra voce primaria di spesa delle famiglie.

Rincari senza fine anche per Natale

Per colpa dell’inflazione alle stelle e non solo, l’olio di semi ha subito un aumento del 55,6%, lo zucchero del 38,8%, il riso del 30,7%, la pasta del 26,8% e la verdura del 25,1% (i cavoli sono rincarati del 30,7%, l’insalata del 24,9% e i pomodori del 19,8%).

Inoltre la farina del 23,7%, le uova del 19%, il pollame del 17,9%, il pane del 16%, il burro del 42,8% e il latte a lunga conservazione del 29,6%.

Si registra un aumento anche del latte parzialmente scremato del 18,5%, dello yogurt del 17,3% e degli alimenti per gli animali domestici del 10,8%.

Chi si reca al supermercato, poi, ha notato fin da subito che c’è un rincaro anche per il pandoro e il panettone. Per colpa dell’inflazione e della guerra il prezzo di quello artigianale, ad esempio, è anche di 6-7 volte più alto. Uno studio della Confcommercio di Roma ha spiegato poi che quest’anno un panettone da 750 grammi della grande distribuzione costa in media 6 euro, quindi il 30% in più rispetto al passato e l’aumento si vede, eccome.

Dissapore ha analizzato 8 marchi presenti nei supermercati tra cui Maina, Motta, Bauli e le Tre Marie. Dall’analisi è emerso che le variazioni percentuali più significative riguardano il panettone Balocco di 1 chilo che è passato da 3,32 euro del 2021 a 6,40 euro del 2022. Il Carrefour extra, invece, è passato da 3,39 euro a 5,50 euro mentre il Motta, sempre da 1 chilo da 4,49 euro a 6,64 euro.

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