Si chiama Eternalismo Ciclico ed è la teoria secondo la quale il flusso spazio temporale degli eventi altro non è che un libro già scritto, il quale, una volta terminato, ricomincia daccapo. Pandemia e guerra tra Russia e Ucraina sono gli indizi che hanno acceso l’antenna degli eternalisti sui social. Accadevano proprio 100 anni fa, mentre in Italia nasceva il fascismo.

I parallelismi con il fascismo oggi si sprecano dopo la vittoria di Giorgia Meloni e del suo partito Fratelli d’Italia.

La salita al potere di Benito Mussolini avveniva proprio nel 1922. 100 anni precisi sono passati da allora, ma quel che più inquieta sono le coincidenze precedenti. Vediamo di quali si tratta.

Pandemia e guerra, le coincidenze della storia?

Chi si ricorda ancora dell’influenza spagnola? Se n’è parlato tantissimo all’inizio del Covid-19. La pandemia in questione è scoppiata nel 1918 ed è terminata nel 1920. In due anni ha fatto milioni di morti (alcune stime parlano di oltre 100 milioni di vittime) ed è passata appunto alla storia come l’ultima grande epidemia globale che il mondo ha conosciuto. A 100 anni di distanza è arrivato il Covid e ha rimescolato le carte in tavola.

Meno noto è invece i conflitto tra Ucraina e Russia di 100 anni fa. Siamo in piena rivoluzione sovietica, l’impero russo vacilla e l’Ucraina ne approfitta per ottenere diritti che le sono stati tolti negli ultimi anni, nonostante Kiev fosse appena diventata capitale di scambi commerciali relativi al grano. Quel che ottenne però fu solo una serie di guerre civili che portò a continui cambi al potere. La guerra si concluse proprio nel 1922 con l’entrata ufficiale dell’Ucraina nell’URSS come Repubblica Socialista Sovietica Ucraina.

Cosa ci dice la storia?

Bisognerebbe forse chiedere a Barbero se queste coincidenze possono davvero preoccupare noi italiani. C’è da dire che la questione tra russi e ucraini è anche un po’ tirata per i capelli.

Si tratta in realtà di due popoli in lotta tra loro da sempre e vedere un inizio del conflitto subito dopo la pandemia (sia 100 anni fa che oggi) è assolutamente sbagliato, quanto meno a livello eziologico. Se poi ci addentriamo anche nel concetto di Eternalismo, allora complichiamo ulteriormente le cose.

In termini filosofici, l’Eternalismo ha a che fare con l’ontologia del tempo e, a livello cosmologico, è l’equivalente della teoria dell’Universo a blocchi. Ciò significa che tutta l’esistenza è un unico immenso pezzo di realtà che si ripete una volta che ha completato il suo ciclo da un punto di partenza a un punto di arrivo. Ciò che stiamo vivendo quindi non è uno starting point ontologico, ma eventualmente il ripetersi di un evento accaduto in maniera simile in passato.

Eterno ritorno o coincidenze?

Più che eternalismo potremmo quindi parlare di eterno ritorno storico in senso nietzschiano. Ma quindi, queste coincidenze tra oggi e 100 anni fa, ci autorizzano davvero a pensare a una nuova era fascista in Italia? Ogni storico potrebbe dirci che da determinate cause si arriva a relative conseguenze. Cercare nella pandemia e nella guerra tra Russia e Ucraina le ragioni del fascismo in Italia però ci sembra decisamente fuorviante.

La storia della sortita mussoliniana ha delle radici ben precise nel nostro paese. Sarebbe meglio quindi indagare quelle, se si vuole davvero capire se c’è un’effettiva connessione tra i due scenari socio-politici: quello di 100 anni fa che ha portato all’ascesa del Duce e quello di oggi che ci ha condotti al trionfo della Meloni.