Diciamoci la verità, pagare in contanti a volte è comodo. Benché dovrebbe essere il contrario, finché le transazioni digitali non saranno effettivamente lo strumento più utilizzato in Italia, il denaro liquido continuerà e circolare e sarà preferito ai pagamenti elettronici. Ci sono però alcuni servizi e prodotti che è assolutamente meglio evitare di pagare in contanti se si vuole risparmiare. Vediamo quali.

Meglio le carte di debito?

Innanzitutto, una cosa su tutte dovrebbe scoraggiare di pagare in contanti, ossia il fatto che per prelevare denaro liquido dagli sportelli è necessario pagare una tassa, ovvero il costo del prelievo (salvo che non si prelevi sempre presso gli sportelli del proprio istituto di credito).

Insomma, se ogni volta che facciamo un prelievo, ci viene sottratto dall’uno ai due euro, ecco che già questo basta a farci capire che sarebbe meglio lasciare perdere i contanti e pagare direttamente con la carta di debito. Inoltre, per tenere sempre tutto sotto controllo e risparmiare, è sempre meglio utilizzare metodi di pagamento tacciabili. Se paghiamo in contanti, infatti, non riusciremo certo a capire quali sono state le nostre spese a fine mese, mentre invece con la carta avremo tutto a portata di mano nell’app della nostra home banking.

C’è però un servizio in particolare che risulta essere particolarmente conveniente se paghiamo elettronicamente. Stiamo parlando delle spese mediche. Evitando di pagare in contanti, e quindi preferendo la transazione digitale, avremo modo di ottenere l’accesso diretto agli scontrini fiscali da utilizzare poi per la dichiarazione dei redditi nel 730. Con tutti i bonus cancellati per questo 2024, ottenere del incentivi sotto forma di detrazioni fiscali è senza dubbio un’ottima cosa per chi vuole risparmiare.

Pagare in contanti non conviene, ecco gli altri servizi

Il Governo da tempo spinge verso i pagamenti digitali al fine di ridurre sempre più l’utilizzo del contante.

Il motivo è presto detto, con i contanti i pagamenti hanno una tracciabilità decisamente più complicata, cosa che quindi può favorire l’evasione fiscale. Per questo motivo tante detrazioni fiscali sono state associate ai pagamenti elettronici, cosa che li rende molto più convenienti rispetti ai pagamenti in contanti. Le utenze, ad esempio, non solo risultano essere più comode da pagare, perché ci evitano lunghe file alle Poste, ma ci fanno anche risparmiare sul bollettino. Pagare quindi luce, acqua e gas con l’addebito diretto tramite feed bancario risulta essere più pratico e anche più conveniente in termini economici.

Stessa cosa dicasi per tasse e bollo auto. Soprattutto in quest’ultimo caso, ricordarsi la scadenza può diventare proibitivo, quindi meglio evitare more o altre sanzioni per il mancato addebito della suddetta imposta. I vantaggi dei pagamenti elettronici però non finiscono qui. Innanzitutto, bisogna dire che risultano essere molto più sicuri. I contanti vanno certamente bene per piccole somme… Se andiamo al bar a prendere cornetto e caffè, oppure in edicola a comprare il giornale, è sensato adoperare gli spiccioli. Ma per grandi somme è assolutamente poco pratico usare i contanti, oltre che rischioso.

Chi di noi girerebbe per strada con centinaia di euro in tasca di questi tempi? E che dire poi di eventuali diritti di reso? Non sempre lo scontrino fa il suo lavoro. A volte semplicemente lo perdiamo, o non ricordiamo più dove lo abbiamo messo. Se abbiamo pagato in contanti allora il rischio è che dovremo rinunciare al reso. Se invece abbiamo pagato con la carta, allora la nostra transazione sarà perfettamente certificata e potremo farci valere col negoziante anche in assenza di uno scontrino.

I punti chiave…

  • pagare in contanti non conviene quasi mai, meglio quello elettronico;
  • le spese mediche ci permettono di facilitare la dichiarazione dei reddito con i pagamenti digitali;
  • in assenza di scontrino, il pagamento con carta può comunque darci modo di dimostrare il nostro acquisto.