Sussiste davvero un allarme per il pagamento delle pensioni? Il presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps (Civ), Guglielmo Loy, in un’intervista rilasciata a Repubblica, aveva dichiarato che l’Istituto presentava un buco di quasi 16 miliardi di euro e che “il legislatore dovrebbe intervenire prima di mettere a rischio la sostenibilità e dunque le prestazioni di Inps”.

È arrivata, però, quasi immediatamente una risposta da parte dell’Inps che dichiara che gli allarmi sono ingiustificati e che il pagamento di pensioni e altre prestazioni avverrà mediante l’utilizzazione di strumenti che la legge mette a disposizione, attingendo alle risorse dello Stato.

Ma il buco da 16 miliardi non può che pesare: quali sono le ragioni?

Buco da 16 miliardi per l’Inps, quali i motivi?

L’Inps ricorda nella nota che ha diramato come il governo abbia affidato all’Istituto previdenziale il compito di finanziare le misure economiche messe in campo per contrastare la crisi economica connessa alla diffusione della pandemia: dalla cassa integrazione ordinaria all’indennità di malattia, passando per assegni di solidarietà, Naspi e altro ancora. Secondo i calcoli di Loy, soltanto la Cig Covid ha portato a un buco da 15,7 miliardi euro.

Non solo dunque le uscite sono aumentate considerevolmente, ma anche le entrate contributive sono diminuite e il motivo è sempre connesso agli effetti economici della crisi pandemica. Essendosi contratte le attività produttive e rinviati i termini di pagamento dei contributi, è chiaro che il bilancio non potesse che essere in perdita.

Nessun problema per il pagamento di pensioni e altri ammortizzatori sociali

Nonostante il buco sussista realmente, l’Inps assicura che non ci saranno problemi nell’erogazione delle prestazioni. Nella nota si sottolinea come gli effetti della crisi pandemica siano starti riportati sia nell’assestamento del bilancio preventivo del 2020 sia nel bilancio preventivo 2021, “approvati dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Istituto rispettivamente l’1 ottobre e il 29 dicembre 2020 (documenti disponibili sul sito Inps)”.

L’Inps aggiunge che quanto ai termini di pagamento e agli incassi l’andamento del 2020 risulta essere migliore delle previsioni più pessimiste contenute nei bilanci approvati. Il monitoraggio della situazione finanziaria dell’Istituto viene trasmessa periodicamente al MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), dove è possibile controllare l’andamento di riscossioni e pagamenti.

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