Importanti novità per gli utenti Apple. I pagamenti elettronici potranno essere gestiti anche utilizzando app terze grazie all’accesso ai chip NFC. La decisione non è però arrivata di spontanea volontà da parte della casa di Cupertino, ma si tratta di una nuova direttiva imposta dall’Unione Europea.

UE contro Apple

Stop al monopolio di Apple sui pagamenti elettronici con gli iPhone. A deciderlo è stata l’Unione Europea che ha obbligato il colosso statunitense ad aprire il suo NFC dopo una lunga indagine iniziata a giugno del 2020 e che ha stabilito che Apple stava abusando della sua posizione dominante per sfavorire la concorrenza.

Con questi colossi della tecnologia il problema è sempre lo stesso; quando acquistano potere finiscono per utilizzarlo per fare ostruzionismo nei confronti della concorrenza. Dopo le indagini della commissione statunitense sugli abusi di potere di Google con Apple, stavolta è l’Unione Europea a dare un morso alla mela. Come detto, l’indagine antitrust risale al 2020. La commissione europea ha stabilito che, impedendo l’accesso diretto al chip NFC, Apple Pay stava violando le regole UE sulla concorrenza.

In sostanza, la casa di Cupertino stava impedendo a tali sviluppatori di terze parti di gestire i dati delle transazioni economiche. In un primo momento Apple ha provato a far sentire le sue ragioni, ma l’UE è stata irremovibile e alla fine l’azienda statunitense è stata costretta ad accettare la sconfitta. In sostanza, Apple ora ha proposto alcune soluzioni per risolvere e problema e promette di mantenere tale impegno per 10 anni. La soluzione proposta è che Apple darà effettivamente accesso al chip NFC di iPhone e iPad, ma tramite un sistema API, ossia un’interfaccia software gestita dalla stessa azienda. Le app terze potranno inoltre sfruttare anche il Face ID di Apple, altro strumento fondamentale per i pagamenti elettronici. Insomma, sembra che l’UE possa definirsi soddisfatta e quindi il rischio multa dovrebbe essere stato sventato.

Pagamenti elettronici, cosa cambia ora?

In sostanza però ora molti lettori si staranno chiedendo cosa cambia nella praticità per gli utenti. Molto semplice, gli utenti potranno scegliere se continuare a utilizzare l’app della casa per i pagamenti, oppure aumentare il proprio Wallet e sfruttare altre app per i loro pagamenti elettronico. Scommettiamo che la maggioranza delle persone continuerà comunque a utilizzare le app di Apple, ossia Apple Pay e Apple Wallet, e i motivi possono essere molteplici. Innanzitutto, immaginiamo che ormai molti utenti saranno fidelizzati, ossia abituati a utilizzare quei metodi di pagamento. Inoltre, tali app forniscono già tutti gli strumenti di base di cui si ha bisogno. Se però volessero sperimentare qualcosa di diverso, magari perché le app terze offrono soluzioni avanzate, ora potranno farlo, poiché finalmente possono aggiungerle al proprio iPhone.

Quello della concorrenza sleale in base alle posizioni dominanti assunte da alcuni colossi del mondo tech, sta diventando un problema sempre più presente. I pagamenti elettronici che subivano il monopolio di Apple sui device della casa sono solo la punta dell’iceberg. Senza dubbio sarà necessario indagare con sempre maggiore attenzione e l’avanzamento tecnologico ci porterà sicuramente a scoprire nuove problematiche di questo tipo. L’Unione Europea però sembra pronta ad accettare le sfida, al fine di vegliare con sempre maggior autorità nei confronti di chi si propone sul mercato in modo scorretto e potenzialmente dannoso per i competitor.

I punti salienti…

  • stop al monopolio di Apple per i pagamenti elettronici su iPhone e iPad;
  • l’UE costringe la casa di Cupertino ad accettare anche app terze;
  • Apple darà accesso al chip NFC per completare i pagamenti con altre app e con questa soluzione dovrebbe scongiurare la multa per abuso di posizione dominante sul mercato.