Da giorni a causa del rialzo dei contagi per via della variante Omicron 2 che sta diventando dominante, si è tornati a discutere non solo sulla quarta dose ma anche di misure future. Dal 1 aprile, infatti, in base al nuovo decreto covid del governo, inizierà la road map con le riaperture che si concluderà il 1 maggio con l’addio al Green Pass ovunque, tranne che per le visite negli ospedali e Rsa, e della mascherina al chiuso.

Variante Omicron 2, la profezia sul prossimo autunno

Secondo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, intervistato da AdnKronos, la variante Omicron 2 nei vaccinati causa una malattia molto lieve ma con le riaperture “non finisce la pandemia e se non sappiamo difenderci sono dolori: a ottobre rischiamo di ricominciare”.

Nelle ultime settimane i contagi sono nuovamente in salita e quindi è importante mettere in sicurezza anziani e fragili. Secondo l’infettivologo, anche se si dovesse tornare a superare la soglia dei 100mila contagi al giorno, questo non significa ammalarsi gravemente: “le terapie intensive sono sempre meno piene, a dimostrazione del fatto che i vaccini funzionano e la stragrande maggioranza di persone si accorge di avere il virus soltanto per l’esito di un tampone”.

Variante Omicron 2, impossibile contenerla con mascherine e distanziamenti

Omicron 2 causa quindi più casi ma sicuramente meno gravi e il consiglio è quello di continuare ad utilizzare le mascherine anche una volta tolto l’obbligo, soprattutto da parte degli anziani e fragili in attesa di vaccini aggiornati.
Ad Agorà, su Rai 3, Bassetti ha spiegato che:

“Omicron 2 è troppo contagiosa per esser contenuta: se entra in una classe o in famiglia, puoi usare le misure che vuoi ma tanto la variante contagia tutti”.

Dunque, è difficile contenere la Omicron 2 con le mascherine, si tratta appunto di un virus molto più contagioso e meno grave, ma la migliore arma resta la vaccinazione, che mitiga di molto i sintomi ed evita la malattia grave.

Solo da aprile, quando inizieranno le riaperture, si potrà capire se si rischia una quinta ondata.

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