L’ondata estiva causata dalla variante Omicron 5 è in una fase calante. Dopo il boom dei contagi a luglio, il covid è tornato sotto i livelli di guardia: l’ultimo bollettino parla di 27mila casi. Gli esperti, però, guardano con sospetto al futuro prossimo e non escludono che da settembre, in concomitanza con i mesi freddi, il covid-19 possa tornare a colpire con pesanti ondate. Oltretutto, a causa dei sintomi sempre più lievi, molte persone non sanno neppure di essere state contagiate.

Molto spesso l’infezione è invisibile o presenta sintomi come mal di gola o raffreddore. Ecco perché ritrovarsi a stretto contatto con un positivo è sempre più probabile.

Una persona su due ha avuto il covid ma non lo sa

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Jama Network Open dai ricercatori della Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, almeno una persona su due non sa di essere stata contagiata dal covid. Percentuale in salita rispetto al 25%-50% del passato, quando uno studio basato sul prelievo di sangue di 2.500 pazienti aveva dimostrato che gran parte del campione aveva contratto il covid, alcuni senza saperlo, altri con sintomi che potevano passare inosservati. Tramite un questionario, infatti, i ricercatori avevano scoperto che il 56% delle persone che aveva risposto al sondaggio aveva avuto il covid senza saperlo. Altri avevano manifestato sintomi lievi respiratori ma talmente deboli da non associarli al virus.

Nuova ondata covid in autunno con Centaurus non si può escludere

Nonostante tutto, l’Organizzazione mondiale della sanità è preoccupata per la variante Centaurus scoperta in India alcuni mesi fa e in diffusione in vari paesi del mondo. La BA.2.75 preoccupa gli esperti perché sembrerebbe più contagiosa di Omicron 5 e anche più cattiva, anche se per adesso la diffusione non preoccupa molto. In Italia non si è ancora diffusa, ma ovviamente dall’autunno, con l’arrivo dei mesi freddi c’è molta preoccupazione.

Secondo l’OMS, questa nuova sottovariante intimorisce per la “fusogenicità, una replicazione più efficiente nelle cellule polmonari e una maggiore patogenicitàin un modello animale di criceto”.
In tutto il mondo, almeno per adesso, è la variante Omicron 5 a dominare con il 74% dei casi. In autunno dovrebbero anche arrivare i nuovi vaccini aggiornati ma resta da capire se tutta la popolazione dovrà o meno sottoporsi al richiamo. Sicuramente non si può certo dire che la pandemia sia finita. L’autunno sarà la prova del nove.