Aria di cambiamenti in arrivo grazie al nuovo decreto lavoro 2023. Il Governo sta operando al fine di riformare il sistema e già potrebbe portare importanti novità anche per le pensioni. Si parla di una mini riforma, anche se le risorse a disposizione non sono certo di buon auspicio. Sono solo 3,4 i miliardi di euro a disposizione. L’intenzione del centrodestra però è chiara: prendere importanti decisioni anche sul sistema pensionistico del nostro paese.

Novità pensioni, cosa ci attende nell’immediato?

Che si sia fatto di tutto per risparmiare, è ormai un dato di fatto.

L’Inps blocca la liquidazione dei dipendenti pubblici (attesa di erogazione fino a 7 anni), il Governo introduce Quota 103 alzando di 3 anni i contributi. Insomma, non sembra proprio che le intenzioni siano quelle di agevolare coloro che si accingono a gustarsi la pensione. Come se no bastasse, anche le scelte fatte a fine anno su Opzione Donna, cosa che ha fatto infuriare non poco il PD, ha portato il paese verso una strada che va da tutt’altra parte, rispetto a quanto si auspicavano i lavoratori. Detto ciò, una mini riforma delle pensioni potrebbe dare un po’ di ossigeno ai diretti interessati.

A tal proposito, la bozza del decreto prevede la proroga del contratto di espansione. Sarà sufficiente? In realtà, proprio il centrodestra dovrebbe essere quello più scontento, visto che per anni la Lega ha promosso tra i suoi obiettivi il superamento della legge Fornero. Ma quali sono le impellenze che vengono chieste ora al Governo? Essenzialmente, una delle richieste principali è quella di anticipare finalmente gli aumenti previsti. La novità era già in cantiere, ma l’obiettivo era in programma per il prossimo anno. Anticiparla di qualche mese, quindi verso la fine di questo 2023, potrebbe alleggerire non poco le preoccupazioni dei pensionati, i quali si stanno trovando ad affrontare un costo della vita improvvisamente più alto.

Confermato il contrato di espansione

Un punto cardine relativo alle possibili novità sulle pensioni è però senza dubbio la tanto divisoria Opzione Donna. Ad aprire la diatriba tra maggioranza e opposizione è stata la contestata legge di Bilancio, la quale è riuscita a ridurre al minino le richieste da parte delle donne con una serie di paletti per il PD inaccettabili. Difficile pensare che il Governo possa risolvere entrambe le questioni, quindi si opterà per una delle due. Ad ogni buon conto, quella della pensione anticipata di 5 anni sembra essere una delle possibilità che andranno a buon fine nel nuovo emendamento.

Tale possibilità si riferisce alla già citata proroga del contratto di espansione, quindi si tratterebbe non di una vera e propria novità per le pensioni, ma di una piacevole conferma per coloro che sperano nell’uscita anticipata. In attesa che il Governo decida tra le altre due questioni da risolvere, è di buon auspicio partire con questa proroga che, senza dubbio, farà piacere a tutti i diretti interessati.