Sono giorni di terrore quelli che stanno vivendo i napoletani, e non solo per i mal di pancia di Osimhen, ma soprattutto per lo sciame sismico dei Campi Flegrei. Nostradamus e i terremoti a Napoli diventano argomento di dibattito tra creduloni e non solo, visto che anche i media ora se ne stanno occupando andando a rispolverare frasi scritte dall’astrologo centinaia di anni fa. Ma cosa c’è di vero?
Profezie che si stanno avverando?
Dobbiamo davvero rispondere a questa domanda? C’è davvero bisogno di chiedersi se le profezie di Nostradamus sui terremoti a Napoli siano vere? E va bene, rispondiamo pure.
La sua previsione ci sembra senza dubbio più autorevole, e da anni lo scienziato ci avverte dei rischi che quella zona porta con sé, invitando le autorità a fornire un piano di evacuazione. Sono circa 550 mila le persone che vivono sul territorio interessato del problema. Le zone a rischio infatti sono Napoli (con i quartieri di San Ferdinando, Chiaia, Posillipo, Arenella, Vomero, Chiaiano, Soccavo, Pianura, Bagnoli, Fuorigrotta), Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Marano, Giugliano e Quarto. Secondo lo studioso tale evento può portare all’eruzione dei Campi Flegrei scatenando una tragedia senza precedenti. Insomma, sgomberare la zona sarebbe probabilmente la cosa migliore da fare, ed esiste effettivamente un piano per evacuare le persone in altre regioni del paese.
Nostradamus e i terremoti a Napoli
Scommettiamo che ora la curiosità è tanta e molti lettori vorranno effettivamente sapere cosa ha scritto il veggente in merito allo sciame sismico dei Campi Flegrei. Ecco i due passi interessati:
Il Sole venti del Toro in cui la terra tremerà forte,
Il grande teatro pieno cadrà in rovina,
l’aria, il cielo e la terra si oscureranno e traballeranno,
quando l’infedele Dio e i santi chiamerà.Cinque e quaranta gradi il cielo brucerà,
Il fuoco si avvicinerà alla grande città nuova,
Un’improvvisa grande fiamma si diffonderà
Quando si vorrà mettere alla prova i Normanni.
Lo scopo escatologico di Nostradamus è evidente. Le sue profezie sono sempre un modo per condurre l’uomo a Dio. Un fine ultime per ammonire gli esseri viventi e invitarli a seguire la dottrina cristiana. Insomma, lo scopo di queste profezie è di tipo religioso. Ma se proprio vogliamo stare a gioco, allora effettivamente ci sono dei richiami quantomeno alla città di Napoli. Si parla di città nuova, come effettivamente veniva chiamata (Neapolis, ossia nuova polis). Inoltre, la latitudine del capoluogo campano è proprio di 40.5, come descritto nella profezia. Anche il riferimento ai Normanni sembra palesare tale città, viste le tante dominazioni degli uomini del nord in quella zona. Insomma, probabilmente il veggente stava effettivamente parlando di Napoli.
Da qui però ad affermare che si riferiva allo sciame sismico che sta interessando in questi giorni la zona flegrea ce ne passa parecchio. Del tutto sconclusionato poi il riferimento alla catastrofe. In questo caso il veggente parla di cielo che brucia, sconquassi, rovine, e della terra che tremerà forte.
I punti chiave…
- secondo alcuni esperti (o superstiziosi) il veggente francese aveva predetto lo sciame sismico nel napoletano;
- da tali profezie si evince che il peggio deve ancora venire;
- sono oltre 550 mila le persone che dovrebbero essere evacuate dalla zona.