Altro che trono dei Targaryen, qui c’è ancora quello d’Inghilterra a dover essere deciso. E già, perché stavolta le profezie di Nostradamus ci portano in Gran Bretagna e ci dicono che non sarà Carlo l’erede designato. Com’è possibile tutto ciò? Ormai si attende solo la sua incoronazione e nulla sembra poterla impedire. Eppure c’è un profeta che circa mezzo millennio fa si divertiva a scrivere quartine zeppe di enigmatici predizioni.

Con Nostradamus, si sa, bisogna andarci con i piedi di piombo.

Molte delle sue profezie o presunte tali sono assolutamente incomprensibili e solo a posteriori si è trovato un corrispettivo con i fatti accaduti realmente. A fare notizia, però, è il libro scritto da Mario Reading nel 2005 dal titolo Nostradamus: The Complete Prophecies for the Future, nel quale si indovinava l’anno di morte della Regina Elisabetta II. All’epoca il libro fu un fiasco colossale, ma dopo la dipartita della monarca ha venduto in poco tempo 8000 copie.

Nostradamus l’aveva detto davvero?

Come dicevamo, le quartine di Nostradamus sono tutte da interpretare e si prestano a svariate letture. Solo a posteriori, e con sforzi non da poco, si è riusciti a far coincidere alcuni suoi versi con eventi poi realmente accaduti. Se però c’è un autore che le interpreta e indovina quel che ancora deve accadere, allora la cosa si fa interessante. È successo a Mario Reading: nel suo libro scrive che la Regina Elisabetta sarebbe morta nel nel 2022 a 96 anni. L’opera è diventata un best seller nel Regno Unito e ora tutti si stanno interrogando su un ulteriore passo citato nel testo.

“Non sarà mai incoronato Re” si legge poco più avanti nel libro, dove si parla della successione al trono dopo la morte di Elisabetta. Naturalmente, il pensiero va subito al suo primogenito Carlo III. L’erede dovrà attendere diversi mesi per la celebrazione dell’investitura, ma in realtà il passaggio c’è già stato.

È lo stesso monarca ad aver infatti scelto la data per la celebrazione denominata Globo Dorato. Il giorno è il 2 giugno del 2023, un’investitura formale per quel che è, come dicevamo, de facto il Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (senza contare gli altri quattordici reami del Commenwealth).

Complotti di corte

Chi segue le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, sia letterarie che televisive, può immaginare come funzionino certe dinamiche. Del resto, per concepirle l’autore Martin si è effettivamente ispirato agli eventi reali che hanno fatto la storia dei grandi reami. La successione al trono tra Elisabetta II e Carlo III però dovrebbe sembrare qualcosa di estremamente scontato, eppure c’è chi non la pensa così. A metterci ancora più pepe è ora la chiaroveggente Jessica Adams (chiaroveggente? Ma siamo davvero in un fantasy?). Secondo la Adams le stelle preannunciano grandi cambiamenti per il reame.

Non è scontato quindi che le cose vadano davvero in questo modo. Profeti medievali e fattucchiere moderne ci dicono che la faccenda è più complicata di quanto sembra. C’è chi infatti ipotizza una successione immediata da parte di Re Carlo, magari già a luglio, subito dopo la sua cerimonia di investitura. Sembra essere dello stesso avviso anche il bibliografo di Nostradamus, il quale pare suggerire che il Sovrano potrebbe infatti lasciare l’incarico a suo figlio. William, primo genito del Re, è l’erede designato, ma la quartina reinterpretata da Reading suggerisce che Carlo III abdicherà in favore di un insospettabile. Che sia quindi Harry il prossimo monarca? Ai maghi del reame l’ardua sentenza.