Non solo emergenza covid, ora a preoccupare è anche l’influenza suina dopo il caso di una 17enne morta all’ospedale di Perugia dovuta forse proprio a questa influenza, anche se, ancora, non ci sono certezze a riguardo. Solitamente l’influenza suina è un tipo di influenza che colpisce volatili e maiali e raramente può infettare l’uomo. Se un individuo si infetta con virus umani o con quelli animali si possono sviluppare virus modificati che si possono trasmettere da uomo a uomo.

Influenza suina, il nuovo allarme dopo l’emergenza covid

Già in passato ci fu una pandemia di influenza suina, nel 2009 in Messico iniziò a diffondersi nuovo virus influenzale di tipo A/H1N1, poi denominato A(H1N1)pdm09, appunto conosciuta come influenza suina, che prima di quel momento non era mai trovata negli uomini e neanche negli animali.

L’ipotesi è che fu originata da più virus influenzali di maiali, uccelli e uomini in combinazione con l’influenza asiatica dei suini. In un anno, causò dai 100mila ai 400mila decessi e a distanza di 13 anni da quel momento, circola ancora anche se molto meno. Nonostante tutto, è un virus che non va sottovalutato e anche i sintomi vanno tenuti sott’occhio.

Di quali parliamo? Sicuramente, di febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari, mal di testa, brividi, stanchezza, vomito, diarrea e nausea. Si tratta di sintomi, che come si può notare, sono gli stessi della comune influenza, ma che possono portare a conseguenze più gravi come polmonite, insufficienza respiratoria, malattie cardiache, polmonari e diabete.

Che cosa sappiamo dell’influenza suina

Sicuramente a rischiare di più sono i soggetti che già soffrono di malattie renali, epatiche, con il sistema immunitario compromesso, ma anche in bambini piccoli. Nonostante tutto il quadro si può aggravare nelle persone sane. Solitamente per la guarigione si prescrivono paracetamolo, farmaci antivirali e ad antibiotici nei casi gravi mentre per prevenirla, oltre al vaccino antinfluenzale, che è utile per il tipo A/H1N1, è sempre consigliabile lavare bene le mani, aerare gli ambienti e seguire una corretta alimentazione.

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