Continuano le proteste dei no-green pass che sabato pomeriggio si sono radunati a Milano, in piazza XXV aprile, per partecipare all’ennesima protesta contro le misure del governo organizzata dal movimento Italexit del senatore Gianluigi Paragone.
No Green Pass, il caso di Marco Melandri
Tra gli interventi anche quello dell’ex pilota di Moto Gp, Marco Melandri, che sul palco ha parlato di libertà negata e della voglia di esporsi: “Dobbiamo dare la libertà ai ragazzi di fare sport, non possiamo negarglielo voglio guardare mia figlia in faccia. Ho deciso di espormi perché non ho più nulla da perdere”.
L’ex pilota, di recente, aveva rilasciato un’intervista a mowmag.com in cui aveva detto di aver preso volontariamente il covid-19 per non vaccinarsi e per dover lavorare.
L’ex pilota, poi, ha smentito di essersi contagiato in modo volontario:
“Per una battuta ironica è uscita una tempesta.Mi spiace ma non lo ho contratto volontariamente e non sono stato a contatto con un positivo… Scherzando dissi ‘se sarò positivo sarà per necessità cosi avrò il Green Pass’”.
Il romagnolo, a Man on wheels, ha raccontato di essersi contagiato da un vaccinato e di stare bene, visto che è stato sempre asintomatico e di essersi già negativizzato da un pò:
“Chi non ha il green pass deve comunque rimanere in castigo per dieci giorni: se non hai la tesserina verde devi rimanere a casa in punizione di più. Io non ho niente contro i vaccinati, come chiaramente non ho nulla contro i non vaccinati. Io sono contro le violazioni della libertà”.
Green Pass è un ricatto secondo Marco Melandri
Nonostante abbia negato di essersi contagiato volontariamente, ha ammesso che il Green Pass è un ricatto e che lui stesso lo userà solo per lavoro o per accompagnare la figlia.
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