Appena due giorni fa Elisabetta II ha incaricato il suo quindicesimo Primo Ministro, Liz Truss, di formare il Governo in suo nome. The Queen ha tenuto fede fino all’ultimo istante alla promessa fatta durante il suo primo discorso.

Io dichiaro davanti a voi tutti che tutta la mia vita, sia essa lunga o breve, sarà dedicata al vostro servizio e al servizio della nostra grande famiglia imperiale a cui tutti apparteniamo”.

Oggi, la Regina Elisabetta, Lilibeth per i familiari più stretti, ha lasciato tutto il mondo orfano della sua storica e carismatica figura.

Ne parliamo con l’avvocato Simona Teodori, esperta della Casa Reale Inglese.

Avvocato, è passato molto tempo dall’ultima volta che la Corona Inglese è stata posata sul capo di un successore, una storia incredibile

Proprio così. Sono trascorsi 70 anni, più qualche mese: Elisabetta aveva appena 25 anni quando ha raccolto l’eredità di suo padre Re Giorgio VI e oggi è il momento di ripercorre i passi della successione al trono, con una magnifica Regina che passa lo scettro al primogenito.

Quando Elisabetta Alexandra Mary nacque, il 21 aprile 1926 alle due e quaranta del mattino, nessuno avrebbe potuto immaginare che sarebbe diventata la Regina più longeva del Regno Unito: in fondo suo padre Albert (Bertie) e sua madre Elizabeth Bowes Lyon erano i Duchi di York e lei non era che la quarta in linea di successione al trono.

Oggi, invece, sappiamo che Elisabetta è stata una dei monarchi più longevi del Regno Unito, unica e irripetibile, più di lei ha regnato soltanto il Re Sole.

È stata sempre fedele ai propri doveri tanto da mettere la Corona, sempre e comunque, davanti alla propria vita privata e alla famiglia. Probabilmente avrebbe preferito essere una nobildonna di campagna, amante dei cavalli e della caccia, della vita all’aria aperta e dei barbecue organizzati insieme a suo marito.

Ma il destino e la storia hanno deciso altrimenti.

Sua Maestà e la Lady di ferro: era odio o amore?

Sull’amore per la vita semplice di campagna che la regina adorava, esiste un aneddoto che coinvolge proprio la signora Thatcher la quale, durante un week end a Balmoral, rimase scandalizzata vedendo Elisabetta lavare i piatti dopo un pic-nic. L’allora Primo Ministro non riusciva a credere che Sua Maestà lavasse a mani nude il piatto in cui lei stessa aveva mangiato. In seguito si premurò di regalarle un paio di guanti di gomma.

Eppure Elisabetta II era questa, una donna pragmatica e austera e la sua parsimonia è leggendaria, a volte a Windsor o a Balmoral si accertava personalmente che le luci fossero spente. Non è mai stata una donna viziata o altezzosa, era rispettosa del prossimo (in primis del personale di servizio che la circondava, per esempio) e interamente votata al proprio lavoro.

Il difficile legame che la regina ebbe con la Lady di Ferro fu davvero interessante. Mrs. Thatcher ed Elisabetta II non si amarono mai perché erano due donne molto forti. Va detto, tuttavia, che si rispettarono sempre moltissimo e la signora Thatcher beneficiò di un atteggiamento persino affettuoso da parte della monarca in occasione della sua malattia.

Le fece avere anche dei funerali di stato.

Nella storia della sua famiglia così come in quella dell’istituzione monarchica Elisabetta II è sempre stata una presenza molto salda, come suo padre Re Giorgio VI che rimase a Londra, a Buckingham Palace, durante il bombardamento del 1940. Sono certa che i libri di storia la ricorderanno come la radice più forte del suo Paese.

Secondo Lei la Regina Elisabetta II oggi viene percepita come un simbolo di unione e di forza?

Sono convinta che chiunque abbia prestato attenzione alla vita e agli impegni di questa donna straordinaria abbia potuto osservare quanto il suo senso del dovere sia sempre stato solido e quanto abbia sempre prevalso su tutto.

La Regina Elisabetta nonostante le crisi economiche e sanitarie che hanno colpito la nazione e le incomprensioni, i divorzi, le tragedie (come la morte di Diana) che hanno interessato i suoi familiari più prossimi ha rappresentato un punto fermo per il Regno Unito e per la sua famiglia.

È quasi una ricompensa da parte del destino offrirle l’opportunità di spegnersi nell’amato castello di Balmoral, luogo al quale Elisabetta era profondamente legata. In fondo la regina era in parte scozzese – sua madre la figlia di Claude Bowes-Lyon, XIV conte di Strathmore e Kinghorne. La Regina ha sempre provato per la Scozia un affetto sincero: aveva a cuore anche tutte le tematiche legate al desiderio di autonomia scozzese, pur desiderando che il Regno Unito rimanesse per sempre tale.

Cosa accadrà adesso?

Questo è un momento delicato e rappresenterà una grande prova per la famiglia reale, perché il simbolo più forte della monarchia si è spento e quello che ha appena preso il suo posto non è così vigoroso.

Il Regno Unito e l’Europa tutta piangono uno dei personaggio più rappresentativi dello scorso e dell’attuale secolo.

Il vuoto sarà difficile da colmare.