Le baby gang e la criminalità giovanile sono un tarlo da combattere. Dopo i fatti di Caivano, il governo ha deciso di intervenire con un decreto legge che prevede “misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”. Ma che cosa contiene il decreto legge che oggi sarà in Cdm?
In un’intervista a Rtl 102,5 il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, ha chiarito che:
“Abbassare l’età per essere imputabili è utile perché il 14enne che gira con un coltello o con una pistola, è capace di intendere e volere e se sbaglia, se uccide, se rapina, se spaccia deve pagare come paga un 50enne”
Cosa prevede il decreto
Prima di tutto si punta a rafforzare l’obbligo scolastico e nel caso di inosservanza di questo obbligo nella bozza si legge che:
“chiunque rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, d’impartirgli o di fargli impartire l’istruzione obbligatoria è punito con la reclusione fino a due anni”
In più le famiglie in cui non è documentata la frequenza della scuola dell’obbligo dei minorenni non avranno diritto all’Assegno di inclusione.
Nella bozza si legge anche che è prevista una multa nei confronti di chi era tenuto alla sorveglianza del minore. Si parla di una multa da 200 euro a 1.000 euro, tranne il caso in cui non provi di aver impedito il fatto.
Due anni di carcere per le famiglie che non mandano a scuola il figlio minore
Nella bozza si legge anche che qualora il minore sia pericoloso per la sicurezza pubblica e si trovi in un comune diverso rispetto a quello di residenza, il questore può obbligare di lasciare il territorio entro 48 ore e impedire di farvi ritorno senza autorizzazione per almeno 6 mesi.
Sempre nella bozza si legge un’altra disposizione, ossia chi è rimasto vittima di un reato consumato online può chiedere l’oscuramento o la rimozione dei dati dai siti e dai social e la rimozione di qualsiasi dato personale. Nel caso in cui entro le 24 ore successive il soggetto responsabile non abbia comunicato di aver assunto l’incarico o non abbia provveduto, la vittima può rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali.
Un altro provvedimento, invece, prevede che dagli istituti penali minorili i detenuti che abbiano già compiuto 21 anni possono essere allontanati se creano problemi.
Multe ai genitori e addio al cellulare ai minori, al via decreto anti criminalità
Nella bozza si parla anche di rieducazione per i minori e di un “percorso di rieducazione del minore“. In particolare, il minore può accedere a percorsi di reinserimento e rieducazione che prevedono lo svolgimento di lavoro socialmente utili.
Interessante anche la parte in cui viene abrogato l’articolo del codice penale che prevede una multa di 30 euro e anticipa la punizione fino a due anni di carcere per le famiglie che non mandano a scuola il figlio minore.
Il governo, insomma, ha deciso per il pugno duro per contrastare il fenomeno della criminalità e delle baby gang.
Riassumendo
- In Cdm arriva il provvedimento sulle baby gang, che dispone multe ai genitori e lo stop ai cellulari
- Secondo il vicepremier Salvini, i minori devono pagare come gli adulti se sbagliano
- Nella bozza si parla anche di Daspo urbano e l’avviso orale anche per i 14enni
- Nonché due anni di carcere per le famiglie che non mandano a scuola i figli minori.