La raccolta differenziata ha reso anche il nostro Paese più pulito, ma non sempre è facile districarsi con le varie tipologie classificate. Le multe sui rifiuti, per chi trasgredisce, possono però rivelarsi particolarmente salate, ed è bene quindi fare attenzione. In questo caso, a balzare alla cronaca è lo smaltimenti dei rifiuti RAEE, di cosa si tratta e come si smaltiscono?

Attenzione alle sanzioni

Il nuovo anno è praticamente alle porte e scommettiamo che molti italiani vorranno iniziarlo nel migliore dei modi, sperando che sia fortunato.

Ovviamente, spesso siamo noi stessi a decretare la nostra fortuna, in base alle scelte che facciamo, le quali hanno sempre delle conseguenze, nel bene e nel male. Se trasgrediamo le regole anche sui rifiuti, allora dobbiamo aspettarci che prima o poi ci arrivi una bella sanzione a casa. Le multe sui rifiuti rischiano di farsi ancora più alte quando i tratta di smaltimento di materiale RAEE. Con questo acronimo inglese si indica Waste of electric and electronic equipment”, in italiano “rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche”. Insomma, stiamo parlando dei rifiuti elettronici.

Oltre a non essere biodegradabili, questi materiali contengono al loro interno delle sostanze tossiche. Si tratta quindi di elementi particolarmente pericolosi per l’ambiente. Ciò significa che i vari comuni del paese prestano particolare attenzione allo smaltimento degli stessi, o quanto meno dovrebbero. Se fino a qualche anno fa si trattava di materiali speciali, ossia straordinari, oggi tantissimi oggetti che utilizziamo vengono classificati come elettronici. Per questo motivo, eliminarli non è più una prassi extra quotidiana, ma in alcuni casi diventa quasi all’ordine del giorno. Per questo motivo fioccano le multe, in quanto non tutti poi rispettano la particolarità della materia in questione. Naturalmente, tali prodotti vengono poi trattati dai vari comuni attraverso la raccolta differenziata al fine di evitare uno spreco di risorse che potrebbero essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature.

Multa rifiuti, attenzione a quelli elettrici

Il Centro di Coordinamento RAEE (CDCRAEE) è l’organismo italiano che si occupa di ottimizzare le attività di ritiro e gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. A tal fine ha stilato le cinque categorie che rientrano nei rifiuti RAEE. Ecco di quali si tratta:

  • R1: rifiuti elettronici da freddo e clima, come frigoriferi e condizionatori;
  • R2: i grandi elettrodomestici, ad esempio lavatrici, forni, lavastoviglie e piani cottura;
  • R3: televisori e schermi;
  • R4: piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo, ad esempio gli smartphone;
  • R5: sorgenti luminose.

Come fare per liberarci di questo materiale? Le isole ecologiche sono il punto di raccolta ideale per questi rifiuti speciali. Certo, non sempre è agevole portare una tv ormai rotta in uno di questi centri. L’alternativa è quella di consultare il proprio comune per vedere in calendario quando è possibile usufruire del servizio a domicilio. Solitamente basta prendere appuntamento gratuito se tale servizio non è presente nel calendario. Ma cosa si rischia se non si rispetta tale procedura? Se pensate che le multe per il nuovo Codice della Strada siano salate, allora occhio a quelle sulla spazzatura. Purtroppo, molti italiani, per ignoranza o per noncuranza, buttano questi oggetti insieme agli altri rifiuti, cosa che prevede quindi una sanzione da parte del Comune. In generale, il non rispetto della raccolta differenziata prevede una multa che va da 300 a 3000 euro, ma vista la pericolosità dei rifiuti RAEE, la sanzione in questo caso viene addirittura raddoppiata.

I punti chiave…

  • i rifiuti RAEE sono tutti i prodotti elettrici;
  • per smaltire tali materiali è necessario rivolgersi al Comune per il ritiro a domicilio, oppure portarli all’isola ecologica più vicina;
  • le sanzioni per chi trasgredisce possono arrivare fino a 6000 euro di multa.