Altroconsumo aiuta nella scelta delle migliori caraffe filtranti in quanto molti consumatori preferiscono usare l’acqua del rubinetto perché sicura e controllata. Usando le caraffe, poi, si aiuta anche l’ambiente in quanto non si consuma plastica. Nel nostro paese sono circa 11 miliardi le bottiglie (acqua e bevande confezionate) che vengono immesse al consumo annualmente. Il problema è che la maggior parte di esse, più del 60% (7 miliardi circa) non vengono riciclate con gravi conseguenze per i mari e per l’ambiente.

Le caraffe filtranti, quindi, sono una valida alternativa all’insostenibile peso delle bottiglie di plastica di acqua anche se c’è la cartuccia da smaltire. Aiutano poi a migliorare il gusto dell’acqua ed inoltre rimuovono tracce eventuali di inquinanti.

Ecco come scegliere le migliori caraffe filtranti

Per essere efficaci, le caraffe filtranti devono ridurre cloro e calcare. Questi ultimi, infatti possono dare all’acqua un sapore sgradevole. Inoltre devono filtrare sostanze pericolose come i nitrati, i pesticidi o piccole quantità di metalli pesanti. Ovviamente si possono usare per l’acqua del rubinetto (che è potabile) ma non per quella del pozzo o sorgenti. Esse funzionano in modo molto semplice: dentro hanno una cartuccia filtrante (da cambiare ogni tot di giorni e da gettare nell’indifferenziata) con vari materiali granulari. Il compito è quello di non lasciar cadere composti indesiderati.
Le caraffe, poi, danno all’acqua un sapore più gradevole in quanto abbassano la durezza e rimuovono il sapore del cloro. Inoltre le migliori, come detto, sono quelle che rimuovono anche (eventuali) tracce di pesticidi, solventi e metalli pesanti. Secondo l’analisi di Altroconsumo, bere acqua dalle caraffe costa meno dell’acqua in bottiglia se si ipotizza che la caraffa duri almeno 1 anno. Tra l’acquisto e il costo delle cartucce si spendono circa 180 euro ma se si opta per la nuova tipologia di cartucce, invece, si arriva a spendere solo 50 euro all’anno.

Come scegliere e quali sono le migliori caraffe filtranti

Per scegliere le caraffe filtranti in primis va controllato il tipo di filtro. Ce ne sono di due tipi: quello a carboni attivi e quello con resine a scambio ionico. Il primo deve trattenere eventuali tracce di inquinanti mentre il secondo è più specifico ed agisce sulla durezza dell’acqua. Quelli che si vendono di solito sono costituiti da un mix delle due tecnologie. Sono importanti anche le dimensioni delle caraffe in quanto per le famiglie più numerose è possibile acquistare caraffe che possono contenere fino a 3,5 litri di acqua.

Importante è anche il materiale: ce ne sono infatti in vetro, in acciaio inox ed anche in plastica. Per tutte le tipologie è importante sia la manutenzione che la pulizia. Per evitare che si formino batteri nei residui di acqua lasciata all’interno della caraffa, si deve svuotare quest’ultima (se non si deve usare per qualche giorno) e lavarla con cura. Non si devono usare in tale operazione delle spugne abrasive in quanto il pericolo è graffiarle e poi va asciugata con cura per evitare la creazione di muffa.
Secondo l’ultima classifica di Altroconsumo, tra le migliori caraffe in commercio c’è la Maunawai Kini MW-Kis che ottiene il punteggio di 77 per qualità. È considerata la migliore. Il miglior acquisto è invece quello della BodyForm B406H che ottiene il punteggio di 61 ovvero qualità buona. Tra le migliori c’è anche la Bwt Penguin 332930-A con punteggio di 67 (qualità buona).
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