Quando pensiamo al Natale è scontato associarlo al panettone, il dolce della tradizione per eccellenza. Ma è anche vero che anche il pandoro non è da meno. Chi non ama particolarmente il panettone, infatti, spesso preferisce il pandoro, più burroso e dal sapore dolce ma ugualmente buono, anche grazie alle tante versioni disponibili. Ormai, il pandoro viene creato in mille modi, ripieno di crema, pistacchio, cioccolato, limoncello, rhum e con altre farciture super golose. Insomma, come non amarlo? Qual è il miglior pandoro artigianale del 2022? Stavolta la risposta ci arriva da Dissapore, che ha chiesto a un panel di assaggiatori esperti di provare alla cieca una ristretta lista di pandori artigianali.

Nella classifica ritroviamo nomi noti, su tutti Iginio Massari e Vincenzo Tiri, quest’ultimo vincitore della passata edizione. Non mancano però le sorprese, così come le tante new entry di quest’anno (ben 3), con l’aggiunta di un gradito ritorno. Di seguito la lista completa dei migliori 10 pandori artigianali di quest’anno secondo l’ultimo test condotto dal portale Dissapore. Di recente, invece, avevamo visto quelli più buoni da regalare .

Classifica migliori pandori artigianali 2022 secondo Dissapore: top 10

1. Roberto Rinaldini
2. Vincenzo Tiri (-1 posizione)
3. Andrea Tortora (+2 posizioni)
4. Iginio Massari (-1 posizione)
5. Olivieri 1882 (-1 posizione)
6. Vignola (+4 posizioni)
7. Panificio Follador (new entry)
8. Capolinea (new entry)
9. La Ruota (new entry)
10. D&G Patisserie (ritorno)

Dolci di Natale artigianali 2022: il podio di quest’anno

Il primo posto della classifica dei migliori pandori spetta al pandoro artigianale di Roberto Rinaldini. Secondo gli esperti di Dissapore, con la sua ultima creazione di quest’anno Rinaldini ha saputo mettersi alle spalle nomi altisonanti della pasticceria italiana, su tutti Iginio Massari (fuori dal podio) e Andrea Tortora (terzo). Un risultato eccezionale per il riminese di Cerasolo di Coriano, che ha saputo sorprendere gli assaggiatori di Dissapore grazie ad una goduriosa crema di burro montata al caramello.

Il prezzo? 33 euro.

Perde lo scettro conquistato lo scorso anno Vincenzo Tiri. Il pasticciere di Acerenza, comune della provincia di Potenza, passa dal primo al secondo posto, nonostante il suo pandoro si confermi anche quest’anno spettacolare. Stavolta il prezzo per portarsi a casa una simile meraviglia sale a 40 euro, dunque qualcosa in più rispetto al miglior pandoro artigianale di quest’anno di Roberto Rinaldini.

Sul gradino più basso del podio Andrea Tortora, new entry della top 3 dopo aver chiuso l’anno scorso al quinto posto. In un colpo solo Tortora sorpassa Olivieri 1882 e il maestro Iginio Massari, che scivolano rispettivamente in quinta e quarta posizione. Da Volta Mantovana (provincia di Mantova), Tortora insidia le primissime posizioni del podio, senza però riuscire nell’impresa di raggiungere l’agognato primo posto. Di certo, ci riproverà con ancora più consapevolezze il prossimo anno.

Nella top 10, il miglioramento più significativo lo ottiene Raffaele Vignola, pasticciere originario di Solofra (provincia di Avellino), che sale di ben quattro posizioni fino a issarsi in sesta posizione. Manca per un soffio la top 5, chiusa da Olivieri 1882 (in flessione di una posizione). Il resto della classifica vede tre new entry (Panificio Follador, Capolinea e La Ruota) e il ritorno di D&G Patisserie.