Secondo una ricerca del sindacato Anief, sono ancora migliaia le cattedre scoperte in tutta Italia e queste saranno coperte mediante il meccanismo della messa a disposizione 2019: si tratta di una candidatura spontanea che viene inviata alle scuole per i posti da dare in supplenza. Il rinvio a data da destinarsi del concorso scuola, così come la mancata soluzione per i precari storici, fa sì che la scuola italiana si trovi in carenza di docenti, in questo articolo analizzeremo la situazione nelle regioni che presentano il maggior numero di cattedre scoperte e spiegheremo come effettuare la messa a disposizione.

Le regioni con più cattedre scoperte: messa a disposizione 2019

Le cattedre scoperte si trovano in tutta Italia, ma in alcune regioni, soprattutto del Nord, si può parlare davvero di emergenza. Il quotidiano Il Sole 24 Ore segnala che in Lombardia ci saranno almeno 13mila posti, che potrebbero essere assegnati a tempo indeterminato, e che invece si trovano ad essere privi di insegnanti di ruolo; anche il Veneto si trova in una situazione simile, con circa 8mila cattedre scoperte. Soltanto in queste due regioni, ci sono a disposizione 21mila posti circa. In Piemonte, secondo l’allarme lanciato dall’Ufficio Scolastico Regionale, si calcola che circa 8 insegnanti su 10 dovranno essere ‘precari’ e il caos riguarda soprattutto gli insegnanti di sostegno. In Trentino, soprattutto per quanto concerne il sostegno, ci sono a disposizione circa 80 posti su 700.

La situazione non è semplice e non si possono non riportare le parole del dirigente di un istituto tecnico, il Salvemini di Bologna, dove a fronte di 40 casi di giovani disabili, mancano ben 28 insegnanti di sostegno.

Ma l’emergenza riguarda anche il Sud: a Palermo, ad esempio, secondo quanto riportato da La Repubblica, mancano ingegneri, fisici e informatici per l’insegnamento delle materie specialistiche; in generale, soprattutto in Sardegna, Sicilia e Abruzzo, mancano docenti di discipline tecniche, italiano, matematica e sostegno.

Come e quando inviare la domanda di messa a disposizione 2019

La messa a disposizione 2019 è una domanda da inviare direttamente alle scuole alla quale possono partecipare tutti coloro che presentano un titolo di studio coerente con il profilo professionale. Si tratta di una strada alternativa a quelle ufficiali e che, data la carenza di personale, può permettere di ricevere un incarico non solo per supplenze brevi, ma anche per periodi più lunghi. Il candidato prescelto dall’istituzione scolastica riceverà una chiamata diretta da parte del dirigente.

La MAD (Messa a disposizione) può essere inviata a tutte le scuole d’Italia per i ruoli di docente e ATA (personale amministrativo, tecnico e ausiliario) ed è utile dare qualche indicazione su come e a chi inviarla:

  1. la selezione delle istituzioni scolastiche a cui inviare la MAD non deve essere puramente casuale, ma andrebbero scelte quelle che presentano un maggior numero di posti vacanti
  2. il consiglio è, dunque, di inviare la domanda a quante più scuole è possibile
  3. per favorire la scelta della propria candidatura, è utile inserire qualunque esperienza lavorativa di insegnamento, anche come lezioni private o collaborazioni con centri studi
  4. i periodi migliori per mandare la MAD sono poco prima dell’inizio dell’anno scolastico, nel periodo pre-natalizio e in quello che precede i corsi di recupero estivi.

La domanda di MAD deve essere inviata via mail (il consiglio è di non fare un invio multiplo, inserendo tanti indirizzi, ma uno per volta, anche per una questione di privacy) e deve essere indirizzata al Dirigente Scolastico della scuola. Da sottolineare due circolari recenti: la prima sottolinea come, per i posti di sostegno, non si deve essere iscritti a nessuna graduatoria, la seconda concerne il regolamento delle supplenze (DM 131 del 2007) secondo il quale non è possibile avere un doppio rapporto di lavoro in due province differenti.

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