Un successo planetario, certo non senza precedenti, ma comunque che fa tendenza e riempie i social. Mercoledì Addams è l’ennesimo personaggio diventato iconico dopo l’arrivo di una serie Netflix.

Come spiegare questo grande successo? La serie vanta la collaborazione di Tim Burton, quindi uno che di cinema ne capisce parecchio (anche se non è cinema in senso stretto). A conti fatti, però, non sono più questi i requisiti per far diventare un prodotto virale. Vediamo perché.

Mercoledì Addams, perché tanto successo?

Di serie belle ce ne sono state tantissime negli ultimi anni.

Indubbiamente, quando un buon prodotto diventa fenomeno di costume, ha dei meriti qualitativi da non sottovalutare. Possiamo però dire che questo non basta, o addirittura non sempre è un requisito fondamentale. Prendiamo il caso de La Casa di Carta. La serie spagnola è in realtà una fiction di scarso successo in patria che, una volta sdoganata su Netflix, ha ottenuto un inatteso consenso di pubblico, diventando fenomeno virale ed entrando nell’immaginario collettivo.

In quel caso si tratta di un prodotto davvero di livello mediocre, con recitazione approssimativa, regia troppo televisiva (nello stile delle tv anni 90, per intenderci) e dinamiche di narrazione alquanto scadenti. Naturalmente, con un budget più alto, la confezione è migliorata con il passare degli episodi, ma ne è peggiorata anche la narrazione, almeno secondo il giudizio di coloro che hanno avuto il coraggio di seguirla fino alla fine. Un altro grande esempio è Squid Game, sempre di Netflix. In questo caso parliamo di una serie dalla qualità decisamente superiore, oltre che di una trama senza dubbio meglio scritta. Abbiamo però già due importanti similitudini: la prima è lampante, ossia Netflix, la piattaforma che le ha distribuite nel mondo. La seconda è un’estetica basata molto sui costumi.

Costumi e tram tram mediatico

Le maschere de La Casa di Carta da una parte, quelle di Squid Game dall’altra.

Se a queste ci abbiniamo il fatto che Netflix è una piattaforma che bombarda i suoi utenti con contenuti capaci di cavalcare i trend come pochi, ecco che il successo assicurato. Cosa abbiamo invece in Mercoledì Addams? Il grande successo della serie, a detta di molti appassionati, è da imputarsi al look della protagonista. Il gotico e il dark hanno sempre avuto il loro fascino, soprattutto per coloro che non sono particolarmente avvezzi a frequentarne gli ambienti più puristi. È un po’ lo stesso effetto che dà quel qualcosa che sembra esotico e strambo, ma che sostanzialmente è innocuo. Questa combinazione ci affascina, perché sembra offrirci qualcosa di nuovo che, però, allo stesso tempo, non può farci del male.

Da non sottovalutare, inoltre, il grande impatto che hanno i social. Basta l’approvazione di un paio di influencer e tutti corrono dietro alla grande novità rivelata. Il mondo della televisione (e lo streaming ne fa ampiamente parte) è forse una delle droghe più potenti che siano mai state create. L’apparecchio televisivo filtra il contenuto rendendoci parte di quella storia senza che ce ne accorgiamo nemmeno. Ancora oggi, la tv rappresenta lo specchio della società. Per capire come sta il nostro paese non serve andare al cinema (che invece ha eventualmente un altro potere, quello di cercare di cambiare le coscienze), ma basta accendere la tv e vedere i talk show, le serie e gli spot che ci vengono propinati. La tv ancora oggi offre quel che la gente vuole realmente vedere, poiché ancora troppo dipendente dalle loro preferenze. Probabilmente si tratta di un eco Chambers che non finirà mai e che, forse, provò a distruggere David Lynch con la splendida terza stagione di Twin Peaks. Mercoledì Addams rientra perfettamente in questa dinamica del consumo rassicurante. Non c’è nemmeno più bisogno di vedere certi prodotti per capirli.