Importante meeting a Palazzo Chigi tra i due leader la Meloni incontra Macron per parlare dei migranti e per rivedere le priorità economiche dell’Europa. Ai toni cordiali e distesi dell’incontro fanno eco però le polemiche della Lega che invece accende la miccia attaccando la Germania, colpevole ultimamente di aver preso decisioni poco favorevoli in merito al fenomeno migratorio. Che poi è in buona sostanza ciò che aveva già fatto anche la Francia.

Una situazione delicata e complessa

Ci pensa Tajani a introdurre immediatamente l’argomento del giorno nel modo più caldo possibile: “L’Italia non è il luogo dove portare tutti i migranti”. Una frase che introduce il tema del fenomeno migratorio, ormai argomento che i vari leader dell’occidente dovranno affrontare se vorranno davvero farci credere che l’Europa sia un continente unito.

L’incontro tra Meloni e Macron si è tenuto al termine del funerali di stato di Napolitano ed è durato più di un’ora. I due premier hanno avuto una conversazione distesa e amichevole e nella nota diramata da Palazzo Chigi si legge che “hanno discusso delle principali tematiche internazionali, con particolare attenzione alla gestione dei migranti e alle priorità economiche europee”. Ma cosa precisamente hanno detto in merito?

Sappiamo che proprio in questi giorni l’argomento migranti è particolarmente battuto, tanto he anche gli ultimi sondaggi politici si sono rivolti a questo tema per conoscere il parere degli italiani. Meloni e migranti è un po’ il tema portante del momento ed è importante capire quali saranno ora le reazioni di Francia e Germania. Proprio di recente infatti il nostro premier aveva rivolto una lettera a Scholz per il finanziamento tedesco alle ong che operano in Italia. Se tra Italia e Germania quindi il clima si fa burrascoso, era interessante capire quale invece sarebbe stata la reazione della Francia. Al momento pare che i rapporti cordiali tra i due premier possano garantire una certa tranquillità, ma cosa si nasconda dietro i sorrisi e le frasi diplomatiche non ci è dato ancora sapere.

Meloni migranti, la Lega ci va pesante

Non ci sono soltanto le preoccupazioni per il caro vita e i rincari in arrivo. Gli italiani iniziano anche a sentire nuovamente il peso del fenomeno migratorio, argomento che già in passato ha fatto più volte sobbalzare la destra nostrana. Mentre molte famiglie povere si mettono a caccia per scovare nuove agevolazioni del Governo e riuscire ad arrivare a fine mese, c’è invece chi vuole capire quali saranno le decisioni dell’Europa in merito alla questione stranieri. Meloni e migranti però potrebbero non essere le uniche chiavi di lettura del rapporto con la Francia. A rincarare la dose infatti ci pensa la Lega, la quale punta dritta per attaccare la Germania:

“Ottant’anni fa il governo tedesco decise di invadere gli Stati con l’esercito ma gli andò male, ora finanziano l’invasione dei clandestini per destabilizzare i governi che non piacciono ai social-democratici. Sicuramente in Germania non vogliono né Salvini né Meloni al governo e vorrebbero o un governo tecnico, Monti o Draghi o chicchessia, o di sinistra, Schlein o altri. Da come si sta comportando il governo tedesco è del tutto evidente che non vuole che in Italia governi il centrodestra, che mette in discussione assetti ed equilibri europei. A Berlino fanno di tutto per mettere in difficoltà il governo italiano nella speranza di farlo cadere. Ma falliranno come fallirono ottant’anni fa”.

Parole e musica di Andrea Crippa, vicesegretario del partito. A fargli eco c’è però anche Tajani. Il ministro degli Esteri ribadisce che l’Italia non potrà essere il luogo in cui andranno tutti i migranti del mondo. E aggiunge che, da quanto sta dimostrando l’Europa, è proprio ciò che si aspetta.

I punti chiave…

  • Meloni migranti, incontro con Macron per trovare punti in comune sul fenomeno migratorio e non solo;
  • la Lega attacca duro la Germania, affermando che da Berlino complottano per far cadere il Governo italiano;
  • Tajani è preoccupato, teme che l’UE voglia fare dell’Italia il luogo dove portare tutti i migranti.