L’approvazione della Nadef nella giornata di ieri ha confermato che il governo Meloni varerà una legge di Bilancio attorno ai 20 miliardi di euro. Una cifra ben lontana rispetto ai 35 miliardi di euro dello scorso anno, quando l’esecutivo si era da poco insediato in seguito alle elezioni politiche di settembre. Ma soprattutto, è chiaro a tutti che la prossima manovra finanziaria sarà fatta per due terzi in deficit. In poche parole, sarà una manovra a debito. Ciò porterà inevitabili conseguenze su alcuni temi, in primis quello sulle pensioni.

Si va infatti verso lo stop al maxi aumento per tutti previsto a partire dal 1° gennaio 2024. Ecco chi rischia più di tutti la beffa.

Pensioni: anche nel 2024 l’indicizzazione all’inflazione potrebbe essere tagliata

In un quadro finanziario diverso, il 2024 sarebbe stato salutato come l’anno della rivalutazione al 100% per tutti gli assegni previdenziali. La situazione attuale non permette però troppi voli pindarici. Ecco dunque che anche il prossimo anno ci si dovrà accontentare di una rivalutazione al 100% solo per le pensioni fino a quattro volte il minimo (circa 2.200 euro lordi).

Nulla di nuovo sotto il sole dunque, dato che da quasi un quarto di secolo è in vigore un meccanismo che prevedere l’indicizzazione al 100% soltanto per le pensioni più basse, mentre per quelle più alte la rivalutazione è parziale.

Detto questo, il governo punta alla conferma dell’indicizzazione all’85% tra 4 e 5 volte l’importo della pensione minima, dunque per quegli assegni previdenziali intorno ai 2.600 euro lordi. Non sarà un compito semplice, ma al momento non appare nemmeno un’ipotesi così irrealistica, anzi. L’esecutivo guidato da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia non vorrebbe infatti penalizzare i redditi medio bassi.

Maxi aumento pensioni gennaio 2024, salta tutto con la manovra a debito?

Discorso diverso invece per le altre fasce. Secondo le ultime indiscrezioni giornalistiche, potrebbe esserci un taglio fino a tre punti percentuali.

Sicuramente se ne saprà di più nei prossimi mesi.

In merito alla Nadef, invece, che definisce la prossima legge di Bilancio, la premier Giorgia Meloni ha dichiarato, come scrive Rainews.it:

 “Basta con sprechi del passato, tutte le risorse ai redditi bassi, taglio tasse e aiuto a famiglie. Per Strade Sicure: altri “400 militari”.

Riassumendo

– Nella giornata di ieri il governo Meloni ha approvato la Nadef, la Nota di aggiornamento al DEF. Non ci sono buone notizie per i pensionati italiani.
– Si va verso una legge di Bilancio attorno ai 20 miliardi di euro, una cifra ben lontana rispetto ai 35 miliardi di euro della precedente manovra finanziaria (la prima dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni).
– Sarà una legge di Bilancio fatta per due terzi in deficit. Sarà dunque una manovra finanziaria da cui non ci si possono aspettare miracoli, anzi.
– Per il 2024 era previsto il maxi aumento di tutte le pensioni. La situazione attuale porta però a rivedere le stime, con la confermare dell’indicizzazione al 100% soltanto per le pensioni fino a quattro volte il minimo.
– Non cambia dunque nulla rispetto agli altri anni, dato che da quasi un quarto di secolo in Italia è in vigore un sistema che garantisce l’indicizzazione al 100% dell’inflazione per gli assegni previdenziali fino a quattro volte il minimo.