La mascherina obbligatoria è un lontano ricordo? Non proprio. In questi giorni, le notizie in circolazione davano per scontato che dal 1 ottobre, l’obbligo di mascherina sarebbe decaduto ovunque, a partire dai mezzi pubblici. Non è difficile immaginare che respiro di sollievo avranno tirato tutti coloro che, ogni giorno, sono obbligati ad indossare la mascherina in treno o metro con tutti i fastidi che seguono, anche se ormai la maggior parte delle persone sono abituate.

Indossare la mascherina crea sempre quel legame con la pandemia di covid e ci fa capire ogni giorno che non è finita.

Che il virus c’è e continua a circolare. La buona notizia è che l’obbligo è davvero decaduto sui mezzi pubblici ma non negli ospedali.

Mascherina dal 1 ottobre, sui mezzi pubblici non sarà più obbligatoria ma è stata prorogata negli ospedali

Come ampiamente anticipato, da sabato 1 ottobre, salire su treni regionali o a lunga percorrenza, ma anche su tram, bus e metro non sarà più obbligatorio. Chi vorrà, ovviamente, potrà continuare ad indossare il dispositivo. Invece, per quanto riguarda gli ospedali e le RSA, l’obbligo non è ancora decaduto. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che fino al 31 ottobre proroga l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, strutture riabilitative, le residenze sanitarie assistite (Rsa), gli hospice e le strutture residenziali per anziani.

Con la circolare, quindi, si conferma che per un altro mese si dovrà ancora indossare la mascherina se si entra in una di queste strutture. Non è invece arrivata la proroga per i mezzi pubblici. Quindi, da sabato 1 ottobre, al via libera l’accesso sui trasporti.

Nuovo boom contagi, in arrivo nuova ondata

Secondo Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe, però, in questo modo si rischia che il virus circoli di più, sopratutto con la ripresa delle attività scolastiche.

 Che del virus non ci siamo fatti liberati, lo conferma anche la risalita dei casi. All’Adnkronos Antonello Maruotti, ordinario di Statistica dell’Università Lumsa, ha riferito che in 48 ore c’è stata una risaluta netta:

«C’è stata in poco più di 48 ore una rapida e anomale risalita dei contagi Covid, davvero significativa. Fuori scala rispetto alla risalita che avevano registrato la scorsa settimana».

Con l’arrivo dell’autunno, le temperature in calo e gli sbalzi, senza contare la ripresa delle attività scolastiche, del lavoro e la frequentazione di luoghi al chiuso, il covid ha trovato di nuovo terreno fertile per tornare a circolare. Solo in Lazio, in una settimana, i casi sono aumentati del 24%. Insomma, l’antifona sembra chiara. Bisogna prepararsi ad una nuova ondata di covid e l’addio alle mascherine sui mezzi non significa che sia tutto finito.