Lo scorso 1 maggio il Governo ha compiuto un grande passo con l’approvazione del decreto lavoro, che tra le altre cose dovrebbe dare il via libera a un bonus una tantum per tutti i dipendenti assunti a tempo determinato ma che non sono poi stabilizzati dall’azienda. Per il datore di lavoro si tratterebbe di una sorta di penale. Se con il decreto dignità voluto dal Governo Conte, per le aziende era più difficile prorogare il contratto dopo la scadenza di 12 mesi e fino a 24 mesi al massimo, il Decreto lavoro ha cambiato le carte in tavola e ora le aziende hanno davanti una via più facile per prorogare il contratto fino a 24 mesi.

Che cosa succede ai quei dipendenti che alla scadenza dei 24 mesi non vengono poi stabilizzati? E’ qui che è intervenuto il governo con un bonus di 500 euro che ogni lavoratore riceverà alla scadenza del contratto, pagato dal datore di lavoro che decide di non rinnovare il contratto.

Rinnovo contratto a tempo determinato: penale da 500 euro per le aziende che non stabilizzano, ecco in che caso

Con il decreto dignità, in sostanza, si fissava per le aziende la possibilità di prorogare fino a 12 mesi un contratto a tempo determinato e fino a 24 mesi massimi. Ma solo in presenza di alcune causali come esigenze di sostituire altri lavoratori o esigenze temporanee e oggettive o legate a investimenti temporanei. Il nuovo decreto lavoro approvato il 1 maggio, ha rivisto un po ‘ questi parametri. Quindi le aziende possono usufruire di contratti a tempo determinato più lunghi prima di decidere se stabilizzare o meno il dipendente.

In pratica, per fare ciò, si sono modificate le causali che permettono di allungare il contratto a tempo determinato fino a 24 mesi. Il rinnovo, quindi, sarà valido se sussistono una delle tre condizioni seguenti:

-sostituzione di altri lavoratori
-in quei casi in cui lo prevedono i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali
-senza un accordo collettivo ma per esigenze tecniche e produttive entro il 31 dicembre 2024.

Secondo la ministra Calderone “non si verificherà nessun aumento della precarietà”

L’azienda, quindi, avrà più tempo per decidere se proseguire oltre i 12 mesi il rapporto di lavoro. Per i dipendenti ci sarà a disposizione un bonus da 500 euro, che di fatto incentiva l’azienda al rinnovo del contratto a tempo determinato e a stabilizzare il lavoratore. In pratica, scaduto il contratto, se l’azienda decide di non assumere a tempo indeterminato il lavoratore, dovrà farsi carico del bonus fino a 500 euro. Mentre lo Stato continuerà a pensare alla Naspi.
Secondo la ministra Calderone, con il nuovo provvedimento “non si verificherà nessun aumento della precarietà”. A Radio 24 ha ribadito che:

“L’intervento nel decreto approvato ieri elimina le causali di difficile applicazione”.

Insomma, con il mancato rinnovo del contratto, i datori rischiano una penale di 500 euro.