La siccità e le alluvioni sono la faccia della stessa medaglia ma gli eventi atmosferici violenti che hanno colpito in ultimo l’Emilia Romagna non risolvono il problema. Ormai frane, alluvioni e cambiamenti climatici sono diventati routine e ogni parte d’Italia non sembra al sicuro da questi eventi pericolosi e catastrofici. Tra le cause della tragica alluvione in Emilia Romagna, che possiamo davvero definire emergenza climatica, c’è sicuramente la siccità ma anche l’effetto Stau. Inutile, ormai, chiamare maltempo qualcosa di ben più grande e grave.

I cambiamenti climatici causeranno sempre più spesso fenomeni del genere, che nell’ultimo anno abbiamo vissuto anche in altre regioni italiane come le Marche.

Alluvioni ed effetto Stau, che cosa sta succedendo e quali zone rischiano

Tra i motivi di questi eventi calamitosi c’è sicuramente l’effetto Stau. Ossia un fenomeno in cui il vento di risalita che arriva quando una massa d’aria si sposta da una certa altitudine a una più alta, si raffredda e perde parte della propria umidità, creando così condizioni di maltempo con pioggia e neve nel versante sopravvento. Mentre nel versante sottovento, oltre le montagne, si genera un vento discendente più caldo. In sostanza si tratta di una pioggia estrema dopo un fenomeno di pioggia intensa su un terreno arido da molto tempo.

Alcune zone in Italia sono più a rischio per l’effetto Stau. Sicuramente tutte quelle più vicine alle catene montuose. Quindi tutte le zone che si trovano lungo la catena alpina o appenninica o altre zone a rischio dissesto idrogeologico come, appunto, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Veneto, Campania, Liguria e Lombardia.
Anche la siccità è annoverata tra le cause dell’alluvione. Questo perché se il terreno è molto arido l’acqua non riesce a penetrare bene nel terreno.

Maltempo e siccità, razionamenti evitati questa estate?

Quello che è ormai chiaro a tutti, è che sono fondamentali politiche per contrastare il cambiamento climatico, anche perché non si tratta di un caso isolato.

Di fenomeni del genere ne vedremo tantissimi.
Per quanto riguarda la siccità, invece, le forti piogge che stanno colpendo l’Italia nelle ultime settimane hanno in un certo senso migliorato il quadro. Fino a poco tempo fa si parlava del rischio razionamenti di acqua questa estate, a causa della secca di molti fiumi e laghi del Nord Italia. Ora, con le piogge cadute, la situazione sembra sia migliorata leggermente. Infatti, l’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, ha parlato di uno scenario un pò più ottimistico rispetto al passato. Questo può far pensare che nei prossimi mesi non sarà necessario razionare l’acqua come molti temevano.

Tra piogge diffuse e temperature sotto la media, il quadro legato alla crisi idrica è migliorato. I fiumi hanno registrato leggermente una ripresa dei valori e questo potrebbe portare molti sindaci a rivedere le ordinanze legate ai razionamenti. Ovviamente bisognerà anche vedere come cambieranno le cose nelle prossime settimane, perché gli esperti meteo hanno anticipato che la fase di maltempo andrà avanti fino alla prossima settimana e in genere per tutto maggio proseguirà una fase piuttosto instabile ma l’estate si prevede ancora molto calda e torrida.
I cambiamenti climatici, insomma, rappresentano un problema da affrontare al più presto, tra le cause dell’alluvione c’è sicuramente l’effetto Stau, ma anche la siccità ha la sua parte di colpa. In tutto ciò, almeno al momento, si potessero scongiurare i temuti razionamenti di acqua, ma il futuro è tutto da vedere. Questi fenomeni estremi di alluvioni o siccità, infatti, saranno sempre più frequenti.