Nuovo allarme listeria nel salame e in alcuni alimenti che sono stati ritirati per precauzione. E’ sempre più difficile acquistare prodotti al supermercato e pensare che ci sia il rischio 0 di non incappare in qualche problema come salmonella o altri batteri alimentari. Nell’ultimo periodo, infatti, si sente sempre più spesso parlare di prodotti contaminati da questo pericoloso batterio di e lotti ritirati dopo la segnalazione del Ministero della Salute.

Ultimamente si era parlato di altri cibi contaminati come wurstel, mortadella, gorgonzola etc.

 L’ultimo richiamo riguarda un lotto di salame morbido a marchio Sa.Mo. Come sempre, è stato il ministero della Salute a richiamare il prodotto per la presenza di Listeria monocytogenes.

Listeria nel salame, ecco il lotto ritirato

Il consiglio in questi casi, è quello di riportare il prodotto nel punto vendita e non mangiarlo, perché potrebbe essere pericoloso per la salute. Per quanto riguarda il lotto incriminato, invece, si tratta del lotto di produzione 27/10/22, prodotto dall’azienda Sa.Mo. Srl nello stabilimento di località Terricoli, a Matelica, in provincia di Macerata con marchio di identificazione IT 9-1188L CE. Con questi dati a disposizione, si può vedere se per sfortuna abbiamo acquistato proprio il lotto sfortunato.

E non finisce qui, il ministero ha diffuso anche un altro richiamo, che riguarda un lotto di semi per uccelli selvatici a marchio Multifit. La causa è la presenza di semi di Ambrosia, che possono essere pericolosi per gli animali. In realtà, un eccesso di semi può risultare pericoloso anche per le persone allergiche. Il prodotto richiamato è quello con numero di lotto L332022 e il termine minimo di conservazione (Tmc) 30/06/2024 venduto in sacchetti da 2,5 kg. I semi, inoltre, risultano prodotti dall’azienda Agros Trading GmbH, di Mühlbachstraße 151, a Hörsching, Austria. Anche in questo caso, chi si ritrova in questa descrizione, deve portare il prodotto nel punto vendita.

I rischi della L. monocytogenes

Come accennato dall’Istituto Superiore di Sanità, “nei Paesi occidentali la listeriosi rappresenta un problema di sanità pubblica sempre più importante. Seppur meno frequente rispetto ad altre zoonosi, come la salmonellosi”
Se nella maggior parte delle persone si manifesta con sintomi che si risolvono in qualche giorno, in altri, soprattutto anziani e soggetti fragili, bambini e immuno-compromessi, può causare gravi conseguenze. Non di rado la L. monocytogenes rappresenta un pericolo per i prodotti alimentari e quelli mantenuti a temperature di refrigerazione come fa notare l’ISS.

Ecco perché, di tanto in tanto, l’Istituto Superiore di Sanità avverte che alcuni alimenti sono più associati a questo batterio. Si parla, ad esempio, del pesce affumicato, prodotti a base di carne, patè di carne, hot dog, carni fredde delle gastronomie, formaggi a pasta molle, formaggi poco stagionati, formaggi erborinati, latte non pastorizzato e vegetali preconfezionati. Non di rado interessa anche alcuni alimenti come salame, mortadella e affettati.
Per quanto riguarda i sintomi, invece, sono vari e si va dalla gastroenterite acuta febbrile, che si presenta con nausea, vomito, diarrea, febbre e cefalea, fino a casi molto più gravi che possono portare a malattie come meningiti, encefaliti e gravi setticemie.