Per la gioia di genitori e di insegnanti, a breve ci saranno dei limiti all’uso dei cellulari per minorenni. Chi ha meno di 18 anni, infatti, non potrà più navigare liberamente in rete con il proprio smartphone. Tale regola, però, si applicherà solo se la sim card è intestata al minorenne oppure se essa includerà delle offerte dedicate ai minori.

Si tratta di una buona notizia per molti ma ancora non sufficiente per altri in quanto dovranno essere i genitori ad attivare il blocco dei contenuti inappropriati se la sim che i figli utilizzano è intestata a loro.

Ma vediamo più nel dettaglio le novità.

Che sono i contenuti inappropriati?

A partire dal 21 novembre ci saranno dei limiti all’uso dei cellulari per i minorenni. Questi ultimi, infatti, se la sim è intestata a loro o se godono di offerte dedicati ai minori, non potranno accedere ai contenuti definiti inappropriati come i siti porno.

A settembre, poi, il Governo ha anche introdotto un’altra misura per tutelare i giovani ovvero l’obbligo del parental control gratuito sui dispositivi. Il fatto è che esso è già presente in quasi tutti i prodotti ma è poco utilizzato.

Per chi non lo sapesse, si tratta di uno strumento grazie al quale le famiglie possono scegliere e impostare filtri (tra i contenuti digitali) ai quali i minori possono accedere. Ci sono vari tipi di parental control che si applicano a certe tipologie di strumenti tecnologici e grazie a essi si evita l’esposizione dei piccoli a contenuti considerati inadeguati. Inoltre, tali strumenti servono anche per impostare il tempo di utilizzo dei computer, degli smartphone o dei tablet.

A chi si chiede come avviene il blocco dei contenuti, la risposta è in varie modalità. Mediante l’attivazione di white list e black list: la prima definisce i contenuti/ambienti ai quali si può accedere mentre la seconda no.

Grazie a quest’ultima ad esempio, si può impedire l’accesso ai contenuti porno o ai siti di scommesse. Chi sceglie di applicare un parental control, comunque, può anche vigilare sull’attività dei figli per controllare più nel dettaglio le ricerche che essi svolgono.

Limiti all’uso dei cellulari per minorenni: ecco da quando e cosa non si potrà fare 

La nuova tendenza dei giovani sono i telefoni vecchi. Su di essi, però, ci si chiede se si potrà applicare il parental control. La risposta è si (almeno su quelli non vecchissimi). Tale operazione si potrà eseguire, infatti, mediante le funzionalità predefinite dei device Android ed iPhone/iPad.

A partire dal 21 novembre, poi, verrà introdotta una novità non farà piacere a tutti. I minorenni non potranno più navigare in rete come prima. Se la sim è intestata al minore, infatti, oppure includerà un’offerta per chi ha meno di 18 anni, non si avrà più accesso ai contenuti “definiti inappropriati”. Questo è quanto ha stabilito il Garante delle Comunicazioni con la delibera 9/23/Cons.

Ricordiamo che i piccoli che utilizzano i cellulari ad oggi tra i 6 e i 10 anni, secondo la Società Italiana Cure Primarie Pediatriche della Lombardia, sono il 58,4% per cui essi avranno un freno ai siti consultabili. C’è però, come spiegato, un grande problema ovvero che la sim spesso è intestata al genitore. In questo caso specifico, dovrà quindi essere quest’ultimo ad attivare il blocco dei contenuti inappropriati.

Riassumendo…

1. Novità in vista per chi ha meno di 18 anni
2. Dal 21 novembre limiti all’uso dei cellulari per minorenni: costoro non potranno più accedere ai contenuti definiti inappropriati
3. Questa regola vale solo se la sim è intestata al minore o se essa gode di offerte dedicati ai minori.

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