L’Unione Nazionale Consumatori, basandosi sui dati Istat del mese di maggio, ha effettuato una ricerca sulle città italiane dove gli hotel e i ristoranti hanno subito i rincari maggiori. A livello nazionale, i prezzi per soggiornare nelle strutture ricettive come alberghi, agriturismi, bed and breakfast, pensioni e motel è cresciuto in media del 12,5%. Se si prendono in considerazione soltanto gli aumenti di prezzo per alberghi e motel, la percentuale sale al 14,7%. Di seguito le città più care d’Italia per hotel e ristoranti secondo l’ultima analisi condotta dall’Unione Nazionale Consumatori per conto dell’Adnkronos.

Classifica delle città più care d’Italia del 2022 per dormire in hotel e mangiare in ristorante secondo UNC

-Torino: +40,5%
-Palermo: +36,0%
-Siena: +30,7%
-Bologna: +28,9%
-Teramo: +23,5%
-Milano: +21,6%
-Trieste: +20,7%
-Como: +20,2%
-Roma: +19,6%
-Viterbo: +19,3%.

La città più costosa è Torino ma anche Palermo è cara

La città dove gli hotel e i ristoranti hanno subito i rincari maggiori è Torino, con un aumento medio stimato attorno al 40%. Al secondo posto Palermo: il capoluogo siciliano ha visto salire i prezzi dei suoi alloggi e ristoranti in media del 36% su base annua. Terza posizione per Siena, dove i rincari hanno sfondato il muro del 30%.

La città toscana è comunque in buona compagnia, dal momento che Bologna si avvicina a quota 30% sfiorando il 29% (+28,9% rispetto a maggio 2021). In netta ascesa anche Teramo: il capoluogo dell’omonima provincia abruzzese ha visto salire i suoi prezzi del +23,5% rispetto allo scorso anno nello stesso periodo.

Nella seconda parte della top 10 si posiziona Milano, sesta: gli hotel e i ristoranti del capoluogo meneghino sono rincarati di poco più il 21,5%, tanto basta per stare davanti sia a Trieste (+20,7%) che a Como (+20,2%). Chiudono la classifica Roma (+19,6%) e Viterbo (+19,3%).