Un video su TikTok da parte della influencer americana Brielle Asero, sta dividendo i social. È giusto lavorare 8 ore al giorno? Secondo la tiktoker la risposta è no. La 21 ha scoperto il suo orario di lavoro durante il suo primo turno e si è sfogata sui social affermando che in questo modo si rinuncia alla propria vita. I commenti sono stati tantissimi, molti l’hanno accusata di essere pigra, ma c’è anche chi ha mostrato empatia affermando di essere d’accordo con lei.

Opinione pubblica spaccata anche in Italia

Diciamoci la verità, su TikTok se ne sparano di fregnacce e solitamente non si dà troppa importanza ai video che vengono caricati. Stavolta però l’opinione pubblica è stata colpita anche in Italia. Lavorare 8 ore al giorno da noi è infatti il minimo. Sostanzialmente non esistono turni più brevi nel lavoro classico, quindi è abbastanza naturale pensare che la ragazzina americana sia soltanto la classica pigra che non ha voglia di fare nulla. La Arsero però aggiunge anche un altro fattore che per molti potrebbe essere condivisibile, ma che invece è forse proprio il punto debole del suo sfogo: la distanza che la separa dal lavoro. Afferma infatti che per raggiungere il posto ci mette un sacco di tempo. In pratica, quando arriva a casa h solo voglia di mangiare, lavarsi e andare a dormire. Naturale quindi che così non ha più una vita da vivere.

Alzarsi alle sei del mattino per prepararsi e iniziare il viaggio che la porterà alle 9 a lavoro. Staccare alle 17 e tornare a casa stanca morta giusto in tempo per la cena. Questo il futuro descritto dalla Arsero. E c’è davvero chi ha il coraggio di darle torto? Tra i commenti si legge che gli infermieri lavorano anche 12 ore al giorno, mentre altri la accusano di essere pigra e di non avere voglia di lavorare.

Nessuno però le dice dove può attenuare il suo problema, ossia trovando casa vicino al posto di lavoro. Si tratta di un aspetto fondamentale, poiché effettivamente il tempo che impieghiamo per raggiungere la sede lavorativa è un tempo morto che non ci verrà mai più restituito.

Lavorare 8 ore al giorno, il sistema va cambiato?

A nostro avviso, però, la problematica relativa alla durata del viaggio per raggiungere il posto di lavoro, rischia di sviare dal nocciolo della questione. La generazione Z si sta interrogando su quello che è il vero problema e che invece la nostra generazione ha dato per scontato. La ragazza si lamenta anche del fatto che dovrà lavorare 5 giorni su 7, e ancora nei commenti c’è chi le ricorda che c’è chi lavorare 7 giorni su 7. Come se tale fatto fosse qualcosa di cui vantarsi e non una forma moderna di schiavitù. Capiamo benissimo che per molte persone il lavoro è lo scopo della loro vita, semplicemente perché non hanno altro di cui occuparsi. Non hanno passioni, interessi, curiosità, si lasciano vivere dedicandosi completamente al loro lavoro. La nuova generazione però sembra volersi imporre diversamente, e ne sarà felice un intellettuale come Silvano Agosti.

Il regista e scrittore italiano teorizzava anni fa un mondo in cui l’uomo si sarebbe svincolato dal concetto di lavoro. Anche per lui lavorare 5 giorni su 7 era da pazzi e si chiedeva perché l’umanità era arrivata a questo. Lavorare 3 giorni e averne 4 di riposo, come teorizzava Agosti, è ancora oggi un’utopia. La nuova generezione però sembra mal digerire il nostro sistema e anche il fatto di lavorare 8 ore al giorno, quando gran parte dei giovani lavora in smart working, sta diventando poco gradito. Forse il sistema sta davvero per cambiare. Forse lavoreremo di meno e avremo finalmente più tempo per dedicarci alla nostra vita.

O forse l’intelligenza artificiale ci soppianterà completamente e non avremo nemmeno la possibilità di guadagnarci da vivere.

I punti chiave…

  • una tiktoker si lamentata del suo orario di lavoro sui social;
  • il web si divide, ma in fondo lei non ha tutti i torti, visto che torna a casa per l’ora di cena;
  • la generazione Z sarà capace di cambiare il sistema e dedicarsi di più a sè stessa?