OpenAI ne sta preparando un’altra e stavolta sembra davvero grossa. Davvero l’intelligenza artificiale ci libererà dagli smartphone? Le parole di Sam Altman, CEO dell’azienda, sembrano ipotizzare proprio questo, L’obiettivo però sembra quello di sostituire gli attuali device, considerati da Altman ormai obsoleti, con qualcosa di diverso. Nel farlo si sta avvalendo della collaborazione di Jony Ive, storico ex progettista della Apple. Cosa ne nascerà?

Addio smartphone grazie all’AI

La combo tra Altman e Ive sta facendo sognare gli appassionati di tecnologia.

Stavolta l’intelligenza artificiale potrebbe avere delle implicazioni davvero grosse, visto che si sta parlando di un nuovo device da utilizzare per accedere ai servizi digitali offerti dall’IA. Ma di cosa si parla precisamente? Quel che sappiamo è che OpenAI, l’azienda che ha lanciato ChatGPT e che ha sdoganato il nuovo algoritmo con l’AI generativa, ha stretto una collaborazione con Sir Jonathan Paul Ive, meglio noto come Jony Ive. Stiamo parlando di uno dei massimi professionisti del suo settore, la progettazione informatica. Negli anni ha lavorato con Apple portandola al successo che oggi merita. Ora però potrebbe fare qualcosa di ancora più innovativo, quasi rivoluzionario, viste le parole di Altman.

Secondo il CEO di OpenAI infatti il progetto è in fase nascente. Gli appassionati lo hanno già ribattezzato “iPhone dell’IA”, associando appunto la collaborazione tra i due pezzi grossi. Allo stesso modo però Altman ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di competere con il mondo degli smartphone. Il CEO ha infatti asserito che gli smartphone sono già fenomenali in quello che fanno, e non necessitano quindi di uno sviluppo specifico delle AI come le intende lui. Cosa vedremo quindi in futuro negli expo di tecnologia? Si sta davvero pensando a un nuovo device che ci permetta di comunicare con i software di intelligenza artificiale ovunque senza il bisogno di connetterci al nostro smartphone?

Intelligenza artificiale, la grande ipotesi fantasiosa

Tra fantasia e fantascienza spesso il passo è breve.

Negli ultimi anni però abbiamo imparato che la distanza può essere ancora più breve tra fantascienza e realtà. Il progresso tecnologico ormai sembra davvero senza limiti e sono sempre più le idee da romanzi sci-fi che sono diventate reali grazie all’avanzamento scientifico e soprattutto tecnologico. Ma quale ipotesi potremmo fare in questo caso? C’è chi addirittura sta pensando a chi sotto pelle con AI integrata, così da renderci in tutto e per tutto dei robot a metà, ossia in grado di avere accesso diretto a tutte le informazioni disponibili sul web, e soprattutto a un’intelligenza artificiale generativa integrata direttamente nel nostro corpo.

Indubbiamente, stiamo volando davvero troppo con l’immaginazione. O forse no? Chi avrebbe mai ipotizzato anche solo 30 anni fa che avremmo avuto dei computer portatili da portare sempre con noi (gli smartphone questo sono). In realtà, ipotesi di questo tipo sono state avanzate già da qualche anno, da quando appunto si è capito che gli smartphone non sono altro che delle estensioni del nostro corpo, periferiche che portiamo con noi e che amplificano le nostre azioni e informazioni. Se un giorno l’AI dovesse superare anche i problemi di origine legale, allora questo passo diventerebbe davvero breve. Al momento, infatti, è impossibile attuare una rivoluzione del genere, viste le tante norme sulla privacy e i divieti legati all’utilizzo di questi device. Quale che siano però i reali motivi del progetto avviato da Altman e Ive, è ancora tutto da scoprire, visto che il CEO di OpenAI ha ammesso che si tratta di un’operazione all stato embrionale, con tante idee in testa, ma nessuna precisa missione da mettere in pratica.

I punti salienti…

  • Altman e Ive stanno lavorando a un nuovo progetto legato all’intelligenza artificiale;
  • gli esperti ipotizzavano un nuovo iPhone super intelligente, ma Altman afferma di non voler lavorare nel settore dei telefonini;
  • al moneto la collaborazione è ricca di spunti, ma ancora non si sa quale strada potrà prendere.