Durante il cambio di stagione di solito capita che si abbia insonnia, pesantezza, difficoltà a digerire nonché senso di affaticamento. Ecco allora le piante che aiuteranno a stare meglio grazie ai loro principali attivi. Occhio, però, ad esse si dovrà affiancare uno stile di vita adeguato.

Il sonno è importante

Dormire è importantissimo: riuscire a riposare circa 7-8 ore a notte sarebbe infatti l’ideale. In questo periodo, però, con il cambio di stagione, per molti tale impresa diventa ardua in quanto l’insonnia ovvero l’incapacità di dormire fa da padrona.

Ecco allora alcune piante che aiuteranno a rilassarsi:

  • la valeriana: esistono circa 250 varietà di tale pianta ma quella che viene usata di più è la valeriana officinalis. Tale pianta è originaria delle zone a clima temperato dell’Europa, dell’Asia Settentrionale e dell’America del Nord ed è diffusa in zone boscose e terreni umidi. Le proprietà di tale pianta erano già conosciute nel passato in quanto gli antichi romani, ad esempio, la utilizzavano come rimedio naturale per l’insonnia. Inoltre la usavano anche per il nervosismo e per combattere l’ansia. Ippocrate e Galeno, i medici dell’Antica Grecia, la prescrivevano anch’essi ai loro pazienti per favorire il sonno. Si diffuse in Europa sopratutto nel MedioEvo intorno all’anno mille quando la si considerava utile per curare qualsiasi male anche l’epilessia. Gli effetti rilassanti della valeriana sono dati dall’azione combinata dei flavonidi, degli alcaloidi e di oli essenziali, tannini, gludici, etc. La valeriana è un ottimo rimedio naturale per combattere l’insonnia perché contiene delle sostanze rilassanti ed inoltre aiuta a combattere gli stati di ansia, il nervosismo ed il mal di testa. Risulta un valido alleato anche in caso di attacchi di colite, crampi addominali e per alleviare i dolori associati al ciclo mestruale,
  • c’è poi l’escolzia che è una pianta che appartiene alla famiglia delle papaveraceae. Viene anche chiamata “papavero della California” per la sua grande diffusione in tale Stato. Da tanti anni, infatti, in tale luogo il papavero è festeggiato con il “Californian Poppy Day” che si svolge il 6 aprile. Tornando alle proprietà della pianta, essa svolge un’azione analgesica e spasmodica. Ciò grazie alla presenza della chedilonia. Viene usata per il mal di testa, per la tosse come calmante, per i crampi notturni e per gli spasmi colici e biliari. È utilissima anche per i disturbi legati all’insonnia in quanto  aiuta a mantenere una buona qualità del sonno durante tutta la notte evitando che vi siano dei risvegli improvvisi ed infine
  • segnaliamo il tiglio che aiuta a combattere l’insonnia, il nervosismo ed i disturbi delle vie aeree. Questo grazie alle sue proprietà rilassanti e ansiolitiche. Il nome deriva dal greco “ptilon” che significa ala per la sua caratteristica foglia. Tale albero è inoltre simbolo della longevità per la sua capacità di vivere per parecchi secoli. Ovviamente sono le foglie e i fiori le parti più utilizzati in fitoterapia per la ricca concentrazione di tannini, flavonidi, cumarine ed olii essenziali. È utile anche per combattere l’ansia, lo stress e la tachicardia.

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