Stavolta il Covid non c’entra… la nuova pandemia la sta scatenando un insetto killer che sta distruggendo i nostri boschi, soprattutto quelli della fascia alpina. Gli esperti lanciano l’allarme e assicurano che, se non si troverà una soluzione, l’animaletto avrà un impatto negativo anche sull’economia.

Cos’è il Bostrico Tipografico?

Questo piccolo animaletto si sta rivelando essere davvero un brutto cliente per i nostri boschi. L’insetto in questione è infatti già responsabile della distruzione di 14 milioni di alberi.

I danni di una pandemia del genere possono diventare incalcolabili, se non si pone rimedio. In generale, questi parassiti sono responsabili del 40% delle perdite dei raccolti, quindi hanno un impatto devastante su tutto il settore. Il nome scientifico dell’insetto killer è Ips typographus, ed è in grado di infettare gli abeti già indeboliti ai cambiamenti climatici e scatenare una vera e propria pandemia nelle piante. In questo caso, l’infezione si propaga con maggiore velocità all’aumento delle temperature climatiche.

Proprio in questo caso, quanto il cima si fa più caldo, l’insetto mangia alberi esce allo scoperto e fa strage di tronchi. Gli alberi più colpiti sono gli abeti rossi, il larice, l’abete bianco e il pino silvestre. Il Bostrico Tipografico buca la corteccia, scava nelle profondità dell’albero e costruisce delle vere e proprie gallerie interne che finiscono per interrompere il fulso vitale della linfa, portando alla morte dell’albero nel giro di poche settimane. Il parassita è di forma cilindrica e di colore bruno, ed è lungo circa cinque millimetri. A causa del legname lasciato a terra nelle zone più impervie colpite dalla tempesta Vaia ha proliferato, ed è finito per attaccare poi anche le piante ancora in piedi.

Cause e conseguenze di questa piaga

Rintracciare le cause di questa piaga non è difficile. Ancora una volta il cambiamento climatico la fa da padrone, ed è sostanzialmente lo stesso discorso fatto per i granchi blu, esemplari marini che non dovrebbero nuotare nelle acque del Mediterraneo, ma ci sono finiti a causa dell’ambiente in continuo mutamento.

Se nel caso del granchio si sta cercando di trovare una soluzione, ad esempio commercializzarlo per recuperare i danni provocati alla fauna marina, con l’insetto killer una soluzione al momento appare più difficile da trovare. Ma quali sono le conseguenze che questo parassita può arrecare?

E facile intuire che i nostri boschi sono in grave pericolo. Potremmo parlare di una vera propria deforestazione, qualora non si mettesse freno alla pandemia. In realtà tale fenomeno potrebbe proprio essere causa di ulteriori cambiamenti climatici, visto che i boschi sono la prima difesa che abbiamo per assorbire Co2 e mitigare tali cambiamenti. A rischio poi anche la raccolta di tartufi e di funghi, con un impatto devastante sull’ecoturismo. Per non parlare poi delle gravi conseguenze relative alla raccolta del legname. A rischio l’industria del mobile, della carta e del riscaldamento. Nel 2021 il profitto di tale raccolta è stato di 4,8 miliardi di euro. Parliamo quindi di un elemento economico predominante nel nostro paese.

Insetto killer sta scatenando una pandemia che ci può rovinare, anche economicamente

Insomma, questo piccolo mostriciattolo la sta facendo davvero grossa. Tra i più preoccupati e impegnati sul problema c’è Coldiretti, la quale afferma:

“È necessario adottare subito misure urgenti fronteggiare i danni provocati dal Bostrico che sta compromettendo l’intera gestione forestale, lo sfruttamento turistico e la prevenzione idrogeologica e con esse l’economia circolare che ne deriva, se come prima linea di difesa è necessario ripulire i boschi dai tronchi caduti ad alto rischio di infestazione con l’abbattimento delle piante già infestate sul lungo periodo è necessario snellire tutte le procedure burocratiche di intervento e di gestione delle foreste”.

Anche l’Unione Europea deve adoperarsi in questo senso, favorendo la vigilanza dei boschi e delle foreste, ambienti che a quanto pare sono stati lasciati colpevolmente soli.