Società di carne e caseifici, quindici aziende che inquinano come tutta l’Europa. Il problema inquinamento non è da sottovalutare, al pari di quello della crisi economica afflitta dall’inflazione.

L’Institute for agriculture and trade policy (Iatp) ha fatto il punto della situazione andando a sviscerare i dati relativi alle 15 aziende che inquinano di più. Numeri che preoccupano e che mettono in ambasce l’intera Unione Europea.

Inquinamento, gas senza freni per queste aziende

Gli allevamenti di bestiame sono un grande problema per l’inquinamento, e questo lo abbiamo sempre saputo.

Che ci fossero però aziende che sembrano non avere freni nell’emissione di gas serra è qualcosa che probabilmente non tutti si aspettavano. Grazie all’istituto Iaps, ora sappiamo quali sono le 15 aziende che risultano avere un’emissione eccessiva di gas metano. Si tratta di grandi produttori di carne e latticini, e producono emissioni pari all’80% dell’intera impronta di metano dell’UE. I dati sono stati presentati durante durante la Cop27 in Egitto e arrivano grazie alla collaborazione delle stesse aziende coinvolte, le quali si dicono disponibili a un confronto per risolvere la problematica.

Ma quali sono queste aziende particolarmente inquinanti in merito all’emissione di gas? Tra le cinque di carne figurano la JBS. Si tratta della principale società nella produzione di carne, e secondo i dati del report da sola surclassa le emissioni da bestiame di Germania, Francia, Canada e Nuova Zelanda. Al secondo posto abbiamo Tyson, emette gas serra quanto l’intera Russia. A completare il triste podio abbiamo Dairy Farmers of America, la quale precisa che da tempo cerca di trovare una soluzione al problema.

Un problema davvero risolvibile? Forse no

Arriviamo a questo punto alla fatidica domanda: si può davvero risolvere questo problema? In realtà, la risposta è no. Gli allevamenti di bestiame hanno come conseguenza il necessario aumento di emissioni di gas serra, quindi parlare di soluzioni alternative è sostanzialmente utopistico.

Se a questo ci aggiungiamo l’aumento del consumo di carne, diventa lapalissiano capire che tali emissioni non possono essere diminuite. Prendiamo ad esempio la situazione cinese. In Cina, la produzione di carne è aumentata con l’aumento della richiesta da parte dei cittadini. Ciò ha generato inevitabilmente un aumento del 17% in merito alle emissioni di gas.

Sensibilizzare i cittadini sarebbe quindi l’unico modo per risolvere il problema ed avere un mondo più pulito. Saranno felici di sentire tutto ciò i vegetariani. Diminuendo il consumo di carne, infatti, si avrebbe di conseguenza anche un necessario calo di produzione, con conseguente diminuzione dell’inquinamento. Insomma, la via per risolvere questa problematica sembra essere quella di ridurre i consumi, anche se alcuni scienziati e ambientalisti sarebbero per una soluzione ancora più drastica, ossia eliminare del tutto gli allevamenti di bestiame, rinunciando di conseguenza a mangiare carne animale, ma allo stesso tempo abbattendo di netto le emissioni di gas serra.