Negli ultimi tre anni si è parlato solo di covid-19, come se gli altri virus avessero smesso di esistere. Persino l’influenza sembrava scomparsa. Sono sempre di più le persone che, magari, si prendono un raffreddore e la prima cosa che pensano è di avere il coronavirus e non la classica influenza che ci ha accompagnato da sempre, soprattutto durante la stagione fredda. Quando c’erano le restrizioni covid, quasi nessuno si è ammalato e questo è un dato molto significativo. Il virus influenzale, però, non è affatto scomparso.

Durante il periodo di restrizioni della pandemia, la mascherina e i vari lockdown hanno nettamente frenato la circolazione. Adesso che le restrizioni sono praticamente quasi azzerate, il virus dell’influenza è pronto a tornare, anche più forte di prima. Insomma, insieme al covid-19, a dare da filo da torcere agli italiani ci sarà anche l’influenza.

Come sarà l’influenza durante questa stagione invernale?

Secondo Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute, si attende una stagione influenzale ad alta intensità. Durante il convegno ‘La gestione del paziente fragile nella nuova stagione vaccinale autunnale’, ha spiegato che il virus ha circolato poco negli ultimi due anni e quindi la popolazione senza la protezione fornita dalla mascherina, rischia di essere molto più suscettibile. Rezza ha sottolineato che dal punto di vista comunicativo sarà difficile, in quanto ci saranno anche i vaccini aggiornati contro il covid-19 e bisognerà affrontare anche l’antinfluenzale. “Bisogna puntare sulla cosomministrazione, ma anche lasciando alternative” – ha ribadito il direttore generale – sottolineando che soprattutto per i fragili sarà molto importante vaccinarsi sia contro l’influenza che contro il covid.

Si punta alla doppia campagna vaccinale

Il ministero della Salute, quindi, sembra intenzionato a puntare ad una campagna vaccinale doppia per il covid-19 e l’influenza. Con il nuovo boom di contagi previsto in autunno, in particolare da ottobre in poi, il rischio è di avere migliaia di casi al giorno di covid, anche di influenza.

I vaccini aggiornati contro Omicron, la cui campagna vaccinale è partita in questi giorni, dovrebbero dare una mano a limitare i danni. Pensiamo, ad esempio, ai fragili o agli anziani, che potrebbero essere colpiti sia da Omicron che dal virus influenzale. I rischi per la salute sono molto alti in questo caso.

Nel frattempo, uno studio svedese ha confermato che la nuova sottovariante di Omicron BA.2.75 o ‘Centaurus’ non resiste di più ai nostri anticorpi rispetto alla variante Omicron 5. Lo studio è stato pubblicato su Lancet e apre uno scenario sicuramente rassicurante. Insomma, dopo due stagioni senza il virus influenzale, la realtà dei fatti che ci aspetta è molto cambiata. L’influenza sta tornando, molto più forte di prima, e insieme ci sarà anche il covid-19 tutt’altro che sparito. Sicuramente non è una bella notizia dopo alcuni mesi di tregua.