E così è arrivata anche l’influenza. Quella vera. Dopo il caldo anomalo sono giunte le piogge, il freddo e quello che ormai chiamiamo vero autunno. Con il cambio di stagione è facile ammalarsi e andare incontro ai virus influenzali. In più, c’è anche il covid-19 sempre all’agguato. Gli esperti hanno già avvertito che entro Natale ci sarà un’altra ondata a causa della nuova sottovariante Cerberus, ormai al 30% di incidenza. A preoccupare è anche l’anticipo dell’influenza. A lanciare il monito sono stati i Medici di famiglia dal 39/mo Congresso della Società Italiana di Medicina Generale Simg.

Solitamente un’incidenza così alta (6,6 per mille abitanti) si registra a gennaio, mentre già adesso siamo a livelli preoccupanti. Quindi si parla di un anticipo di due mesi. I dati sono sotto osservazione, soprattutto nella popolazione pediatrica, dove già si registrano picchi del 19,6 per mille.

Influenza e covid-19, il picco arriva a Natale ed è già in anticipo

Per questo motivo gli esperti invitano a vaccinarsi, vaccinazione che attualmente procede a rilento. Negli ultimi due anni l’influenza è stata praticamente assente e il timore degli esperti, vedendo già dati così alti a fine novembre, è che ora colpirà in maniera molto più forte. In più l’abbandono delle misure di distanziamento potrebbe dare una spinta alla diffusione delle infezioni alle vie respiratorie, come influenza, Covid-19 e virus respiratorio sinciziale. Secondo Alessandro Rossi, responsabile Area Malattie Infettive Simg, è quindi importante che tutti i soggetti over 65 e i fagioli si vaccinino sia contro l’influenza che contro il virus del covid. Insomma, non ci sono più dubbi, sarà un’epidemia impegnativa con cui avremo a che fare nei prossimi mesi.

Il problema è anche il covid-19 e non solo l’influenza. Come sappiamo, infatti, la variante Cerberus si sta diffondendo sempre di più e i virologi hanno anticipato che entro Natale dovrebbe causare una nuova ondata con un aumento significativo dei casi.

Il dibattito sulla mascherina

Nonostante tutto, non c’è nessun allarme per le feste e non sono affatto previste restrizioni come le mascherine obbligatorie. Almeno per adesso.  Secondo Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bio emergenze dell’Ospedale Sacco di Milano, è sempre importante proteggere i fragili e gli anziani ma per il resto si potranno vivere feste normali.

Diversa la posizione del segretario della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, che invita a usare le precauzioni che abbiamo imparato a conoscere con il Covid, secondo cui la mascherina serve ancora ed è importante seguire alcune norme igieniche come il lavaggio delle mani:

«Il picco influenzale potrebbe arrivare insieme al Natale o poco prima, conviene che in questa fase si sia particolarmente attenti alle norme igienico-sanitarie che abbiamo rispettato negli ultimi anni».

Nel frattempo, il ministro della Salute, Orazio Schillaci ha fatto sapere che il governo pensa di eliminare il tampone finale per chi non ha sintomi e di interrompere la quarantena dopo 5 giorni anche per chi è senza febbre da almeno 24 ore. Serve, però, ancora prudenza, soprattutto in questo periodo di feste e spostamenti.