Lo scorso anno c’era il covid-19 ad occupare le prime pagine dei giornali, a non darci pace e a farci temere il contagio ad ogni passo. Adesso è la volta dell’influenza australiana, che sta letteralmente spopolando. Tanto che gli esperti hanno già anticipato un boom sotto le feste di Natale con almeno 10 milioni di italiani contagiati dall’inizio della stagione. Il problema non riguarda solo la percentuale altissima di persone malate ma anche i farmaci introvabili in farmacia, che sono state letteralmente prese d’assalto per acquistare sciroppi e farmaci per tosse, raffreddore e i classici sintomi influenzali.

In particolare farmaci come nurofen, paracetamolo fino ai mucolitici e ai prodotti per aerosol sono andati letteralmente a ruba e hanno iniziato a scarseggiare.

Influenza australiana, farmaci per la tosse e gola introvabili

Il picco dei contagi a causa dell’influenza australiana, infatti, è arrivato in anticipo. Gli altri anni il numero maggiore di malati era tra gennaio e febbraio, mentre adesso siamo a dicembre e i medici hanno già segnalato un numero molto alto di persone influenzate. Oltre l’inattesa richiesta, anche l’aumento dei costi di produzione ha causato la carenza di medicinali. Nelle grandi città, ma anche in quelle di medie dimensioni, molte persone hanno segnalato la difficoltà a trovare i farmaci per alleviare i sintomi dell’influenza. A scarseggiare sono antipiretici, ibuprofene, cortisonici, spray per il mal di gola e anche antibiotici. Non di rado molti genitori con figli malati devono provare in più punti vendita prima di trovare il farmaco. E il peggio deve ancora arrivare, perché il boom è previsto proprio tra Natale e i primi di gennaio.

Aifa ha segnalato 3.128 medicinali carenti a causa di temporanea indisponibilità. Tra questi, figurano quelli usati contro l’influenza, anche per via della carenza di materiali. In caso non si riesce a trovare il medicinale cercato, si può optare per il farmaco generico equivalente che ha lo stesso principio attivo.

Picco durante le vacanze di Natale

Secondo Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale Policlinico San Martino di Genova, ci troviamo di fronte ad una nuova pandemia. In Italia negli ultimi 7 giorni si sono registrati 1 milione di contagi a causa dell’influenza australiana ma durante le vacanze di Natale andrà peggio e il problema è che alcuni medici di famiglia saranno anche in vacanza e quindi i pronto soccorso andranno sotto stress. Secondo Bassetti:

«Sono 50 anni che non vedevamo un’influenza con queste caratteristiche così devastanti. La suina del 2009 era una crescita rapida, ma non con queste caratteristiche».

Il virus – ha detto ancora l’infettivologo – contagia soprattutto i bambini ma ora circola molto anche tra adolescenti e adulti ed entro Natale arriverà anche agli anziani e i fragili. Il problema è che a circolare non è soltanto il virus influenzale australiano ma anche il covid-19, pneumococchi ed emofili. L’unico modo per evitare il contagio è rispettare le norme igieniche. Quindi lavarsi spesso le mani e indossare la mascherina nei luoghi chiusi, soprattutto nel caso di anziani e fragili. Bassetti, infine, mette in guardia dalle pratiche sbagliate. L’influenza si cura a casa, non è necessario imbottirsi di farmaci ma basta prendere un antipiretico se la febbre sale sopra i 38 e mezzo, così come è meglio evitare antibiotici se non consigliati dal medico.