Come ogni stagione autunnale si torna a parlare di influenza e il 2019, ovviamente, non è da meno: oltre che parlare dei virus influenzali, che, secondo gli esperti, saranno particolarmente insidiosi quest’anno, si apre la solita querelle vaccino sì/vaccino no. Il motivo è che la profilassi vaccinale è partita proprio alla metà di ottobre e il rischio maggiore è di farsi guidare dalla rete, che ama spesso diffondere bufale e fake news, sia per pura e semplice ignoranza, sia per orientare il pensiero e le azioni delle persone in chiave politica.

Ebbene, in questo articolo cercheremo di svelare le più diffuse bufale della rete per quanto concerne l’influenza 2019 e la profilassi vaccinale, andremo dalla sindrome di Guillain-Barrè agli antibiotici.

L’influenza è una malattia leggera – perché vaccinarsi?

Una delle bufale che più difficilmente si tenta di estirpare è quella che racconta che l’influenza è una malattia leggera e che il vaccino è inutile oltre che dannoso. Si tratta, invece, di una patologia infettiva di tipo acuto, molto contagiosa e che può portare a complicanze che possono arrivare fino alla morte del paziente. Facciamo parlare i dati in Italia e nel mondo: ogni anno, nel nostro paese, sono diverse centinaia le persone che muoiono per complicanze connesse all’influenza, mentre i ricoveri sono nell’ordine delle decine di migliaia; nel mondo, la situazione è peggiore, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) parla di circa 650mila morti ogni anno. Da ricordare che i soggetti più a rischio sono i bambini, gli anziani e coloro che presentano patologie croniche: la complicanza più diffusa è la polmonite che, in determinati soggetti, può essere fatale.

Le cinque fake news più diffuse sul vaccino per l’influenza

Analizziamo, adesso, le cinque bufale più pervasive che è possibile trovare online e che possono manipolare l’opinione pubblica nei confronti dell’influenza 2019 e dei vaccini:

  1. Chi fa il vaccino si ammala: è una delle ‘opinioni’ più diffuse della rete e non si basa su alcuna evidenza scientifica; il vaccino contiene i virus dell’influenza, ma inattivi in quanto manipolati per non far sorgere la malattia e dunque non possono provocare nulla: è vero, però, che in rari casi possono esservi reazioni con sintomi che assomigliano a quelli dell’influenza, qualche dolore articolare e lineetta di febbre – questo è il motivo per cui è nata questa ‘leggenda’ antiscientifica
  2. Le vaccinazioni non hanno alcuna utile, non funzionano: strettamente connessa alla bufala appena raccontata, questa fake news è nata soprattutto per un motivo: il vaccino contro l’influenza protegge soltanto dai virus che vengono identificati come portatori dell’epidemia influenzale; in realtà, circolano molti altri virus meno forti – come rinovirus (i raffreddori) e altri – contro cui il vaccino influenzale non ha alcuna funzione: questo è il motivo per cui molti ritengono che vaccinarsi non funzioni
  3. Chi fa il vaccino rischia di contrarre la sindrome di Guillain-Barrè: quest’ultima è una malattia molto grave che consiste in una lesione di tipo acuto del nervo dovuto a una demielinizzazione; non è stata ancora scoperta l’origine di questa sindrome, ma si ritiene che possa essere autoimmune: quello che, invece, è certo è che può essere indotta da patologie gravi come le infezioni acute gastrointestinali o delle vie respiratorie, tra cui l’influenza – dunque, è vero esattamente il contrario: vaccinarsi significa avere meno possibilità di contrarre questa grave sindrome
  4. Vaccinarsi ogni anno è inutile: due bufale connesse tra di loro raccontano che se ci si è ammalati o ci si è vaccinati l’anno precedente, è inutile effettuare il vaccino; ebbene, occorre dire che i virus influenzali sono tendenzialmente differenti ogni anno, per cui non conta né il vaccino né l’essersi ammalati l’anno precedente; inoltre la vaccinazione ha una durata media di 6/8 mesi, dunque anche se i virus fossero i medesimi, la copertura, dopo 12 mesi, sarebbe svanita w
  5. Non vaccinarsi durante la gravidanza: secondo gli esperti si tratta di una delle fake news più pericolose in assoluto, in quanto vaccinarsi quando si è in stato interessante è raccomandato dai ginecologi, perché riduce il rischio di un ricovero del 50% e fa in modo che il bambino si ammali molto meno e rischi molto meno nei primi mesi di vita.

Altro che vaccino, bisogna curare l’influenza con gli antibiotici

Questo è uno dei miti più diffusi.

Iniziamo col dire una cosa: gli antibiotici curano da infezioni batteriche, mentre l’influenza è portata da un virus, dunque gli antibiotici non servono a nulla. Anzi: abusare inutilmente di antibiotici ha due effetti dannosi per la nostra persona e per la comunità: per la nostra persona, perché ci rende resistenti e quindi quando ne avremo realmente bisogno si rischia che l’effetto sia molto minore; per la comunità, perché fa in modo che i batteri si evolvano e diventino più resistenti agli antibiotici – quest’ultima è la sfida più importante per la medicina del XXI secolo.

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