L’inflazione alle stelle non sta colpendo solo l’Italia ma anche le economie di diversi stati. Con il termine inflazione, per chi non lo sapesse, si indica un rincaro di ampia portata che non si limita alle singole voci di spesa. Significa, quindi, che con 1 euro oggi si possono acquistare meno beni e servizi rispetto al passato e a farne le spese sono sempre i soliti.

Parliamo delle fasce di popolazione più povere che in Italia, grazie alle misure adottate dal Governo, sono riuscite (in parte) a contenere gli effetti.

I costi per le casse statali, però, sono molto alti e più di una volta è stata chiesta l’istituzione di un fondo europeo. Ora che il reddito di cittadinanza verrà abolito e sostituito con altre misure, non ancora comunicate, ci si chiede cosa succederà.

Il rischio di innescare disparità e conflitti sociali è sempre più alto. Il problema dell’iper inflazione ovvero dell’accelerazione di quest’ultima non è solo italiano. Sta colpendo in modo grave anche altri stati, vediamo quali e cosa sta succedendo.

Argentina, Venezuela e Libano: inflazione alle stelle

Anche il Fondo monetario internazionale ricorda che l’inflazione colpisce i ceti e i paesi più poveri. In Argentina, ad esempio, secondo quanto comunica Ilsole24ore nel 2022 c’è stato il tasso di inflazione più alto degli ultimi trent’anni. I prezzi al consumo, infatti, sono saliti in soli dodici mesi quasi del 95% e per questo la Banca Centrale ha dovuto tenere i tassi di interesse al 75%. Il timore è che la soglia dell’inflazione possa superare la soglia del 100%.

Non vive un buon momento nemmeno il Venezuela dove i prezzi al consumo (secondo le stime dell’Osservatorio finanziario venezuelano) sono aumentati del 37,2%. L’ultimo dato fornito dalla Banca Centrale è stato a ottobre quando ha comunicato che l’inflazione annuale aveva raggiunto il 155%, un dato pesantissimo e tra i più alti del mondo.

In Libano c’è forse una delle situazioni più preoccupanti. Nei primi undici mesi del 2022, l’inflazione è aumentata del 189,4% secondo i dati dell’Amministrazione centrale di statistica. Si tratta di una delle situazioni peggiori della storia moderna. Inoltre il paese ancora non ha attuato delle riforme finanziarie/strutturali atte a sbloccare gli aiuti messi a disposizione dal Fondo Monetario Internazionale (circa tre miliardi di dollari).

Zimbawe, Ghana e Turchia

L’iper inflazione, come spiega Ilsole24ore interessa anche la Turchia. Secondo l’Istituto di statistica nazionale, infatti, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 64,27% rispetto all’84,39% di novembre. Sembrerebbe ci sia una frenata ma i livelli sono comunque alti e lo sarebbero ancora di più secondo l’Inflation Reaserch Group.

Il tasso di inflazione nello Zimbawe è invece a livelli scioccanti. A dicembre è sceso infatti dal 255% al 243,8% grazie agli interventi messi in campo dal Governo ma la situazione è comunque drammatica.

Anche in Ghana la situazione non è idilliaca, a dicembre ha raggiunto un tasso di inflazione del 54% che è il dato più alto degli ultimi ventidue anni. Il costo del cibo è più che raddoppiato nel 2022, quello del pane è triplicato e si tratta del dato più alto riguardante l’Africa sub-sahariana.

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