L’inflazione è alle stelle. Nel mese di giugno ha segnato un aumento dell’8% che è un valore record. Non si registravano infatti valori così alti dal lontano 1986 quando ha segnato invece un +8,2%. La situazione è drammatica anche per i prezzi dei prodotti alimentari che non sono mai stati così alti dal medesimo anno. Assoutenti spiega che a causa di ciò per mangiare una famiglia spende circa 681 euro in più all’anno.

Inflazione mai così alta dal 1986

L’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, spiega che l’inflazione sta accelerando di nuovo.

È salita infatti ad un livello (dell’8%) che non si registrava dal 1986. Le tensioni inflazionistiche stanno provocando aumenti non solo dei generi alimentari ma anche dei beni energetici e degli altri comparti merceologici. Secondo le stime del mese di giugno, il Nic ovvero l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività al lordo dei tabacchi registra un aumento dell’1,2% su base mensile. Su base annua, come detto e come rileva l’Istat, è dell’8%. Più alti i prezzi dei prodotti per la cura della casa, persona, beni alimentari dal +6,7% al +8,3%. Inoltre dei beni energetici non regolamenti del +6% e dei servizi relativi ai trasporti del +2%. Inoltre degli alimentari lavorati del +1,7% e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona del +1,3%.

La denuncia di Assoutenti

Per le tasche dei consumatori l’inflazione alle stelle significa perdita del poter d’acquisto. Significa che con lo stesso stipendio si possono comprare meno cose per cui il Governo deve prendere dei provvedimenti urgenti per tutelare le famiglie. Fabio Truzzi, presidente dell’associazione, comunica che ad esempio i prezzi dei prodotti alimentari sono saliti del 9,1% rispetto al 2021 e del +1,2% in un solo mese. Per mangiare, quindi, una famiglia spende all’anno 681 euro in più. Si tratta di una stangata senza precedenti. L’allarme è alto, spiega Truzzi, e la situazione potrebbe ancora peggiorare nei prossimi mesi.

Chiede quindi al Governo di fare qualcosa per tutelare non solo l’economia ma anche le famiglie bloccando come prima cosa il prezzo dei carburanti. Suggerisce poi di ricorrere a tariffe amministrate per i beni primari come l’energia e gli alimentari.
[email protected]