Per colpa dell’inflazione e della guerra alcuni prodotti alimentari oggi si pagano in media il 20% in più rispetto allo scorso anno o il doppio. Aumenti così elevati per alcune categorie di essi non si vedevano dal 1986 e sono proprio quelli alimentari i più rincarati. Secondo l’Istat, infatti, sono saliti del 7,1% su base annua. Anche l’analisi effettuata da Altroconsumo conferma tali valori. Ecco cosa è emerso dall’analisi.
I prodotti alimentari che sono aumentati di più
Altroconsumo ha analizzato i 10 prodotti alimentari che più sono acquistati dagli italiani quando fanno la spesa.
Quanto ci costano gli aumenti
I prodotti alimentari considerati da Altroconsumo (tranne frutta e verdura che sono stagionali) a maggio 2021 ci costavano in media 16,60 euro. Ora invece (dati di maggio 2022) per i medesimi acquisti si spendono quasi 20 euro e per l’esattezza 19,98 euro. Si tratta del 20% in più e quindi 3,38 euro in più. La guerra in Ucraina ha sicuramente influenzato i prezzi ma già a gennaio 2022 si è assistito ad un rincaro della spesa del 5% rispetto a maggio 2021. Visti tutti gli aumenti rilevati negli ultimi mesi, Altroconsumo ha deciso quindi di inviare una segnalazione all’Antitrust per chiedere di verificare se sono in corso delle speculazioni sui prezzi dei prodotti alimentari.
L’associazione ha poi chiesto al Governo di vigilare sui prezzi e di rendere accessibili i buoni spesa a più persone. La misura al momento c’è ma è limitata solo a nuclei familiari con un Isee non superiore ai 12 mila euro.
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