C’è solo una strada che porta il tuo nome (E soltanto quella io voglio seguire). Finché non mi scorderò anch’io delle mode (Di cosa vuol dire aver poco da dire). Aver sempre ragione (e ancora ragione). E fino alla fine si arriva a svanire nei segni di un tempo che perde le cose per la stessa strada che ha già un altro nome”, cantano Ermal Meta e Giuliano Sangiorgi. Parole, quelle del brano Una cosa più grande che in molti potrebbero dedicare al reddito di cittadinanza.

Tante infatti sono le persone che hanno già dovuto dire addio al sussidio in questione e si apprestano a ricorrere al nuovo Supporto per la Formazione e il Lavoro. Il tutto in attesa di trovare un impiego. Ma tale aiuto funziona davvero o solamente nelle fiction? Ecco cosa sta succedendo.

Il sussidio formazione post reddito di cittadinanza funziona solo nelle fiction?

Tra le soap opera più apprezzate e seguite, Un posto al Sole continua a tenere attaccati allo schermo tantissime persone. Alla base del successo di tale programma si cita la capacità di agganciarsi ai temi di attualità. Ne è un chiaro esempio una scena che ha visto come protagoniste Clara e Giulia che hanno posto l’attenzione su un tema particolarmente importante e caldo come quello del lavoro. Ma cosa è successo? Ebbene, nel corso di una recente puntata si è visto Clara intenta a trovare un lavoro. Per questo motivo decide a rivolgersi a Giulia che, nella soap, ricopre il ruolo di assistente sociale.

Quest’ultima invita la ragazza a rivolgersi ad un’agenzia del lavoro poiché si occupano anche di percorsi di formazione professionale che favoriscono l’inserimento nel mondo del lavoro. Un dialogo che porta a pensare al Supporto per la formazione e il lavoro. Ovvero il nuovo sussidio riconosciuto a coloro che non hanno più diritto al reddito di cittadinanza, a patto di frequentare un’attività formativa.

Ma questa nuova misura funziona realmente o solo nelle soap opere? A fornire una risposta in merito ci pensano i numeri.

Supporto per la formazione e il lavoro: il numero delle domande

Come reso noto sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in data 17 ottobre 2023:

“Salgono a 101.993 le domande per il Supporto per la formazione e il lavoro già acquisite dal nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), a cui si può accedere tramite il portale dell’Inps (accedi al servizio). Alle ore 13 del 17 ottobre 2023 erano 52.798 le istanze presentate direttamente dai cittadini e 49.195 quelle inviate per il tramite dei Patronati. Possono chiedere il Supporto per la formazione e il lavoro dal primo settembre scorso gli ex percettori del Reddito di cittadinanza fra i 18 e i 59 anni, privi di una condizione di fragilità: presenza di figli minori, persone con disabilità e over 60 nel nucleo familiare”.

A differenza delle aspettative, quindi, non vi è stato un boom di richieste da parte dei circa 200 mila occupabili che hanno perso il reddito di cittadinanza nel corso del 2023. A tal proposito si ricorda che per richiedere il Supporto per la Formazione e lavoro bisogna presentare un Isee inferiore a sei mila euro. L’importo di tale trattamento è pari a 350 euro al mese che verrà erogato per massimo dodici mesi, non rinnovabili.