Voli cancellati, scioperi e ritardi delle compagnie aeree stanno mettendo a repentaglio le vacanze di luglio e agosto degli italiani. Ormai i vettori e gli aeroporti stanno facendo i conti con tutti i disagi del periodo, causati prima di tutto dalla guerra in Ucraina, ma anche dalla mancanza di personale, che ha messo in difficoltà le compagnie dopo la pandemia, impossibilitate a far fronte al netto aumento dei contagi e gli scioperi dei vettori low cost per le condizioni di lavoro.

Cancellazione voli e disagi negli aeroporti a luglio e agosto, cosa sta succedendo

La guerra in Ucraina ha provocato l’aumento dei prezzi del carburante e ora le compagnie necessitano di 142,8 dollari per un barile di jet fuel. Un problema da non sottovalutare che potrebbe persino peggiorare i prossimi mesi. La conseguenza è che il prezzo del del jet fuel viene scaricato sui biglietti dei voli aerei.

Accanto al problema carburante, c’è anche il caos negli aeroporti europei. In particolare nei grandi hub come Heathrow a Londra, Charles de Gaulle a Parigi, Schiphol in Olanda, Francoforte e Monaco, la mancanza di personale dopo la pandemia ha provocato gravi problemi per i bagagli, i ritardi dei voli e ingorghi che mettono a repentaglio le partenze estive con lunghe file al ritiro bagagli, al check in e all’imbarco. Solo a luglio, Lufthansa ha annunciato la cancellazione di 900 voli e tante altre compagnie come Eurowings, Swiss airlines, Brussels airlines e Austrian airlines, Ryanair, Easyjet, British airways hanno fatto lo stesso.

Solo a luglio e agosto si prevedono altri 114mila cancellazioni. L’incubo partenze non si riferisce solo alle cancellazioni dei voli da parte delle compagnie per la mancanza di personale. A metterci il carico anche gli scioperi previsti a luglio in Spagna di Ryanair e quello di Easyjet diviso per fasce in Italia (15, 16, 17, 29, 30, 31 luglio) che ugualmente rischiano di mettere a rischio le vacanze.

Non va meglio in Francia, dove gli aeroporti sono congestionati, e in Germania, dove ormai vedere lunghe file agli scali è quotidianità.

Come chiedere il rimborso o farsi ri-proteggere dalle compagnie aeree

Per questa estate, insomma, chi deve partire in aereo deve armarsi di pazienza. In caso di volo annullato con un preavviso inferiore a 14 giorni, il passeggero ha diritto al risarcimento oltre che il rimborso mentre in caso di volo annullato prima è previsto il rimborso in base al Regolamento Ue 261 e la riprotezione su un altro volo come abbiamo spiegato in questo articolo. Il Regolamento si applica ai voli all’interno dell’Unione europea gestiti da un vettore comunitario o extracomunitario e ai voli che arrivano dalla Ue operati da un vettore comunitario.

Se la cancellazione viene notificata meno di una settimana prima, il risarcimento non è dovuto se la compagnia offre un volo alternativo che permette la partenze non oltre 1 ora prima dell’orario iniziale. Inoltre, la compagnia deve anche garantire cibo, bevande e sistemazione in hotel nel caso in cui il passeggero rimanga bloccato in aeroporto.