È tempo di grandi manovre per il nostro Governo per quanto riguarda il settore dei chip. L’annuncio del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha infatti dichiarato che sul tavolo del lavoro per i prossimi e immediati impegni c’è la volontà di implementare un nuovo piano riguardante i microchip. Si parla di investimenti vicini ai 10 miliardi di euro, investimento che fa ben sperare in quanto investitori esteri guardano sempre con più interesse alla tecnologia nostrana nel settore.

Nuovo accordo con Silicon Box

sono oltre 3 miliardi gli euro investiti dal Governo per Silicon Box, una startup di Singapore che aprirà un impianto di chip proprio in Italia. L’accordo è stato siglato qualche settimana fa Commissione Europea ha approvato un finanziamento di 400 milioni di euro per la realizzazione di una linea pilota a Catania per portarlo a compimento. Ecco quanto ha dichiarato Urso a tal proposito:

“Sono convinto che nelle prossime settimane saremo nelle condizioni di continuare con questo percorso positivo con ulteriori investimenti sempre nel campo della microelettronica, che è fondamentale perché su questa si basa l’industria del futuro e noi vogliamo incentivarla nel nostro paese”.

Tale accordo attesa in parte la delusione dopo quello mancato tra il Governo e Intel, più volte sbandierato dalla stessa Meloni e rivelatosi poi a marzo impossibile da portare a termine. Lo scenario che si apre con i nuovi stabilimenti di Silicon Box nel nostro Paese apre anche ad altre grandi prospettive, come ad esempio quelle rivolte al mondo del lavoro. Si parla infatti di ben 1600 nuovi posti di lavoro che opereranno nel settore dei chiplet, con stabilimenti che risulteranno essere i primi del settore in Europa.

Chip italiani con Silicon Box

La domanda di assemblaggio di semiconduttori è sempre crescente e l’Italia sta facendo la sua parte in questo senso, con richieste che arrivano dall’estero e che fanno ben sperare per il futuro prossimo.

L’assemblaggio di semiconduttori sarà utile a supportare le nuove tecnologie che si fanno largo tra le applicazioni di nuova generazione, in particolare modo quelle da utilizzare nel campo dell’intelligenza artificiale. Non c’è solo l’AI nel futuro di questa tecnologia, il suo impiego verrà infatti attuato anche per il calcolo ad alte prestazioni e per le componenti per veicoli elettrici. La nuova fabbrica di Silicon Box verrà creata nel Nord Italia e si attende l’ok della Commissione Europea per avviarne i lavori. Un occhio di riguardo verrà dato anche alla sostenibilità, con l’obiettivo di tenere a bada le emissioni di carbonio. Così Urso a continuato il suo intervento durante l’ultima conferenza programmatica di Forza Italia:

“Gli ultimi eventi a livello globale hanno messo in evidenza l’importanza di sviluppare una catena di approvvigionamento per i semiconduttori in Europa che sia più solida. Il governo italiano sta posizionando i chip e la microelettronica al centro delle sue strategie a lungo termine”.

L’Italia dunque risponde presente alla chiamata del futuro, con nuove tecnologie che si fanno avanti e che promettono di cambiare il mondo in meglio. Questo potenziamento del settore, per il nostro Paese, rappresenta una sfida importante, ma soprattutto evidenzia l’impegno che l’Italia vuole portare avanti nella strategia dei chip nostrani, al fine di favorirne la progettazione degli stessi, lo sviluppo, e l’assemblaggio secondo le tecniche più avanzate.

Riassumendo…

  • grandi prospettive per l’Italia nello sviluppo dei chip da integrare per le nuove tecnologie;
  • il settore dei microchip vedrà tra gli altri il suo utilizzo anche nell’intelligenza artificiale;
  • l’accordo con Silicon Box si è concluso con un investimento di oltre 3 miliardi di euro.