È passato un bel po’ di tempo dal finale di stagione che ci ha regalato la prima serie spin-off del Trono di Spade. Stiamo parlando di House of the Dragon. Il successo anche questa volta è stato planetario, proprio come per la serie madre. Ma a quanto pare c’è qualcosa che è sfuggito alla logica razionale degli sceneggiatori, o forse, semplicemente hanno preferito lasciare a noi coprire il buco.

Di cosa stiamo parlando? Ci riferiamo alla morte di Lucerys per mano di Aemond negli ultimi minuti della decima puntata.

Come fa Rhaenyra a sapere della morte del figlio? Si tratta, in effetti, di un vero e proprio buco narrativo, e soltanto i libri possono rispondere a questa domanda.

House of the Dragon, il finale di stagione

È stata una stagione davvero emozionante quella andata in scena su HBO e Sky lo scorso mese. Abbiamo assistito a 10 puntate ricche di pathos ed emozione. I colpi di scena non sono mancati, ma soprattutto non si sono fatte desiderare le sequenze forti, con contenuti spesso anche oltre i canoni della serie madre. Se la serie ha un pecca, però, forse è proprio quella di aver preferito troppo spesso la spettacolarizzazione alla logica. Pensiamo ad esempio a tutta la questione relativa alla guerra delle Stepstones che si conclude parzialmente nella terza puntata.

Era davvero necessario mostrare Daemon in stile Occhio di Falco della Marvel? Lo so, il Targaryen non ha le frecce, ma si muove con la medesima agilità del supereroe che schiva gli attacchi nemici nei film del MCU. Stessa cosa dicasi del personaggio di Criston Cole, uno dei più interessanti nella prima metà della serie, finito a essere un villain macchietta senza un reale sviluppo psicologico nella seconda, e questo solo per esigenze di copione. Insomma, gli errori non sono mancati, anzi possiamo parlare di veri e propri strafalcioni.

Tutto ciò che abbiamo visto su schermo però è interessante (a differenza di quell’obbrobrio che è invece stato Gli Anelli del Potere) e il senso generale della storia con le dinamiche e le psicologie dei personaggi è decisamente avvincente e ben confezionato.

Come fa Rhaenyra a sapere della morte del figlio?

Veniamo al nocciolo della questione: Lucerys e Aemond si ritrovano a Capo Tempesta per chiedere il sostegno di lord Barros. I due Targaryen hanno un alterco, e Barathon seda la diatriba facendo scortare il figlio di Rhaenyra fuori dalla sala. Il giovane vola via col suo drago, ma Aemond lo insegue con Vhagar, intanto nel cielo impazza una tempesta. I due sorvolano le nuvole e dano vita a uno spettacolare inseguimento. Poi il piccolo Arrax perde la calma e, trasgredendo agli ordini di Lucerys, sputa fuoco addosso al gigantesco drago di Aemond.

A questo punto il grosso Vhagar molla ogni indugio, finisce di giocare al gatto col topo e fa un sol boccone del draghetto, uccidendo anche il piccolo Lucerys. Il volto di Aemond, il quale aveva provato a controllare il suo rettile dopo aver scherzato col fuoco, è tutto un programma e sa di essere il casus belli della guerra che verrà. La scena si sposta poi a Roccia del Drago, dove un austero Daemon avvisa Rhaenyra della morte del figlio.

Come rispondere alla domanda?

Eccoci alla domanda fatidica? Come fanno a Roccia del Drago a sapere cosa sia successo? Non ci sono testimoni dell’accaduto, il quale è avvenuto nel cielo, addirittura oltre le nuvole. L’unico a sapere cosa è successo è proprio il diretto responsabile e non può certamente essere stato lui a informare i rivali. Come fanno quindi i Neri a sapere della tragedia? Si tratta effettivamente di un buco di trama che dobbiamo riempire noi con qualche strampalata invenzione.

Oppure, meglio ancora, affidarci ai libri: nel testo Blood and Fire veniamo a sapere che sono stati ritrovati i resti del drago Arrax, quindi i Targaryen di Roccia del Drago risalgono facilmente agli eventi accaduti poco prima e scoprono quindi che Lucerys è stato attaccato da Vhagar e ucciso. A quanto pare gli sceneggiatori hanno pensato che questo dettaglio sarebbe stato superfluo e hanno preferito lasciare alla fantasia dello spettatore il collegamento. Si tratta di una scelta sicuramente ardita, visto che una scena del genere avrebbe risolto l’enigma, ma probabilmente avrebbe rallentato il ritmo del finale.